Roma – Non è ancora arrivato il sospirato rinnovo per Benitez che in un’intervista a Sky Sports versione inglese dichiara: “Parlo con Aurelio De Laurentiis del rinnovo. Dobbiamo capire quanto velocemente riusciremo a farlo, quanto velocemente possiamo migliorare tutte le cose”. Crescere in fretta, crescere nel modo giusto in campo e nella strutturazione della società (settore giovanile, impianti, stadio di proprietà) sono il chiodo fisso del tecnico spagnolo. Dall’altra parte c’è Aurelio De Laurentiis – ed il tormentone che ci accompagnerà fino al momento della scelta – che vuole in tutti i modi convincere Rafa a legarsi al suo Napoli ben oltre il giugno del 2015, data in cui scadrebbe il contratto in essere al momento.
Impostando i discorsi sulle strutture, che richiedono tempo e regalandogli quei rinforzi che permetterebbero al tecnico di sentirsi sempre più competitivi, sin dal prossimo gennaio. A Rafa, la storia recente lo insegna, piace attingere a piene mani nella Liga spagnola, dove ha da tempo individuato alcuni elementi che potrebbero far comodo al suo Napoli, sin da subito. E proprio in Spagna, da tempo, gli osservatori del Napoli seguono con attenzione lo svilupparsi delle vicende di Martin Montoya e di Mario Suarez, che ha più volte accarezzato in questi mesi l’idea di abbandonare l’ Atletico Madrid. Quest’ultimo, Suarez, è da tempo un giocatore che stuzzica la fantasia del Napoli e di Benitez. A Madrid Simeone lo utilizza a fasi alterne, anche se nelle ultime settimane viene utilizzato sempre con maggiore frequenza. Per strapparlo all’Atletico servirebbe un investimento importante, considerando l’età (27 anni) e l’interesse di altri club prestigiosi. Suarez, se al meglio fisicamente, rappresenterebbe l’elemento ideale per completare lo scacchiere di Benitez, per la sua capacità di abbinare quantità e qualità e quei centimetri (Suarez è alto 1,88) che regalerebbero quella fisicità che probabilmente attualmente manca nella zona nevralgica del campo. Suarez, Montoya potrebbero davvero essere i regali da far trovare sotto l’albero a Rafa. Una “prova d’amore” di De Laurentiis, un tentativo di dire “ci siamo” da parte del patron e convincere il tecnico a sposare anche in futuro la causa azzurra. D’altronde con gli innesti di Callejon, Raul Albiol e David Lopez non è andata poi così tanto male. Se ciò non dovesse accadere il tecnico spagnolo potrebbe anche andar via e non rinnovare,all’ orizzonte la panchina della Spagna si fa sempre più vicina.
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