Roma- A circa due settimane dall’intervento al quale si è sottoposto per la rimozione di un cavernoma, il difensore della Roma, Leandro Castan, si è raccontato ai microfoni del Tg1, tornando sui giorni che hanno preceduto l’intervento. Ecco le sue parole: “Tutto è iniziato una sera durante la quale mi sentito un po’ male, come se fossi in barca, avevo le vertigini ma pensavo solo di essere stanco. La mattina ero ancora così e sono andato dai dottori, ho fatto una risonanza magnetica e abbiamo trovato questo edema al cervelletto. Mi hanno detto che così non avrei più potuto giocare a calcio. Mia figlia mi chiedeva perché non giocassi più, io avevo paura di fare l’intervento ma poi mi sono detto ‘No, da padre devo dare un esempio di forza’. Poi dopo l’intervento, quando mi hanno detto che era andato tutto alla grande e che non avevo più il cavernoma è stato il momento più felice della mia vita. Devo ringraziare Dio, senza la sua forza non so che avrei fatto. Ora sono ancora più innamorato di questa città e di questa squadra, il mio sogno è vincere lo Scudetto qui e la squadra è sulla strada giusta”.
G.M.S.