Napoli – La Supercoppa italiana vinta a Doha contro la Juventus è arrivata al momento giusto sia per il Napoli che per Rafa Benitez, protagonisti di un matrimonio conturbato da settimane dopo una prima stagione conclusa con la qualificazione alla Champions League sì ma un preliminare finito male. Pensare che ogni problema sia completamente risolto rischia di essere fuorviante. Il tecnico spagnolo è stato abbracciato dal presidente Aurelio De Laurentiis al termine del match. Ma il presidente gli ha poi riservato una stoccata nelle interviste post partita in riferimento ai dubbi di Benitez, in scadenza a giugno 2015: “Chi non si innamora di Napoli può anche andare da un’altra parte. Magari in una città dove c’è la nebbia” le parole del presidente alla fine del match.
Il futuro di Rafa
Le difficoltà del Liverpool, incapace di ripetere lo stato di grazia della scorsa stagione, potrebbero allora produrre un cambio in panchina al termine della stagione: Rodgers via, Benitez di nuovo sotto la Kop dopo 5 anni. Una sorta di operazione nostalgia. Già, perché Benitez pensa da tempo alla possibilità di tornare ad allenare ai Reds, dove ha raccolto i maggiori successi di una carriera plurivincente. Là lo spagnolo ha lasciato la famiglia, là ha lasciato il cuore. Ma a farlo tentennare è anche, e soprattutto, la mancata garanzia di un progetto ambizioso: quel progetto scudetto iniziato a Napoli un anno fa e poi bruscamente interrottosi. Di tutto questo si parlerà nelle prossime settimane e forse addirittura nei prossimi mesi. Benitez è contento degli arrivi di Manolo Gabbiadini e Ivan Strinic, entrambi praticamente definiti, ma se dovesse accorgersi che più di un terzo posto il Napoli non può sognare, allora lascerebbe a malincuore Napoli e il Napoli.