Inter, Mancini mistico: “Se arrivo terzo vado a Santiago de Compostela. Cerci?…”

Mancini (Getty Images)
Mancini (Getty Images)

Milano – Roberto Mancini, tecnico dell‘Inter, si apre in un intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport e parla di Champions League e di mercato: “Due-tre regali sotto l’albero andrebbero bene… Cerci? Giocatore forte e importante. Possibilità? Ci siamo dietro da tempo. Sono alte, ma lo diciamo piano. Lavezzi a giugno? Chissà…”. E su Balotelli: “Se tornasse forte come era un tempo lo rivorrei. Dipende tutto da lui”. L’Inter e il terzo posto: “L’anno in cui vinsi la Premier rosicchiai 8 punti allo United nelle ultime sei gare. Fatta una rimonta così vi pare che non possa crederci?”. Ma servono rinforzi: e già nei giorni scorsi il tecnico dell’Inter ha detto chiaramente di avere bisogno di esterni. “L’esterno d’attacco è un obiettivo, poi vediamo come si evolverà il mercato di gennaio – ha proseguito alla Gazzetta – Dobbiamo seguire chi non gioca, chi non è motivato ed è infelice dove si trova. Cerci ha difficoltà a Madrid, non gioca. Ma forse se l’Atletico l’ha preso è perché ha un progetto intorno a lui. Salah? Molto interessante. Perisic? Buon giocatore, profilo giusto. Poi nemmeno lui è facile da prendere. Lucas Leiva è sempre un big, la sua esperienza ci sarebbe utile”. Sulla possibilità di tornare a vince spiega: “Ci vuole tempo, lavoro, programmazione e attenzione. Ma bisogna tornare a vincere. L’ostacolo? Le altre squadre che giocano insieme da anni. La Juventus, la Roma, poi il Milan e il Napoli che è miglioratissimo. Poi, voglio sottolineare una cosa: prendere una squadra a metà stagione non è mai facile. E rispetto a dieci anni fa è tutto meno semplice perché là c’era una squadra che aveva già vinto, sapeva come fare. In tanti anni di carriera, però, non ho mai avuto una squadra così ricettiva in pochi giorni a disposizione”

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