Roma – Una ferita che brucia ancora. Cesare Prandelli ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport, tornando a commentare lo sciagurato Mondiale del 2014 in Brasile: “La sfiga ti accompagna, siamo finiti nel girone con Inghilterra e Uruguay e questo ci ha sfavorito, ma è inutile adesso. Noi abbiamo battuto la Germania che poi è diventata Campione del Mondo. Anche noi avevamo una base. La Germania ha continuato a credere in se stessa. Le mie dimissioni? Forse se lasciavo passare un giorno o due, era meglio, visto quello che è successo dopo”. L’ex ct del Galatasaray ha poi proseguito: “Ci ho sempre pensato, resterà una ferita aperta. Ci sono mancati Montolivo, Giaccherini, Diamanti e Maggio, erano quelli che amalgamavano un po’ tutti, giocatori che creano ulteriore spirito. Diamanti, pur non giocando, era sempre presente. Dopo l’Europeo avevamo una clausola che nessuno sapeva, tutti sapevano che avevamo 4 anni di contratto, invece era un 2+2, con un’opzione che entrambi potevamo far valere. In quei giorni avevo comunicato al presidente che era finito il mio percorso, mi mancava il campo. Poi i collaboratori e i vertici federali mi hanno convinto a un coinvolgimento maggiore, ad occuparmi del settore giovanile. Ho detto ok il giorno prima o il giorno stesso della finale di Kiev”.
A.D. – www.calciomercatoweb.it