Massimiliano Allegri, durante una lunga intervista rilasciata a Repubblica.it, ha parlato del suo passato, delle sue ambizioni e dei rapporti con i colleghi e giocatori: “Avevo 32 anni, ero al Pescara e durante un allenamento il campo mi sembrava infinito. Decisi di smettere. Poi ripensai a tutti i litigi avuti con gli allenatori in passato per le visioni sul calcio e pensai di iniziare a fare l’allenatore. Galeone? Mi ha insegnato a stare alla tavola del calcio. Quando mi esonerarono dal Grosseto mi chiamò ad Udine dicendomi ‘devi riuscire a far capire ai giocatori che fare la cosa più semplice è la cosa più complessa del mondo’. Mai avuti problemi con Pirlo. Seedorf invece voleva sempre discutere ogni dettaglio, questa cosa mi faceva saltare i nervi a volte”.
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