JUVENTUS LICHTSTEINER / TORINO – Tegola Lichtsteiner dopo l’intervento al cuore. Secondo il professor Bruno Carù, esperto cardiologo, i tempi di recupero dello svizzero dovranno essere decisamente più lunghi: “Per legge – ha spiegato ai microfoni del ‘Corriere dello Sport’ – devono trascorrere 6 mesi prima che un atleta torni a fare attività sportiva agonistica. C’è una legge codificata da un decreto ministeriale (il protocollo cardiologico Cocis, ndr). Questo tempo è necessario per verificare l’efficacia dell’intervento e la scomparsa dell’aritmia – spiega -. C’è un 8% di casi in cui l’operazione non va a buon fine e si rende necessario intervenire di nuovo. La Juventus comunque è andata sul sicuro perché il professor Gaita è uno dei migliori operatori al mondo per questo tipo di patologie”.
Questa la spiegazione di Carlo Pappone, direttore di Aritmologia al Policlinico San Donato, uno degli specialisti più importanti del nostro paese: “Il flutter è meno grave della fibrillazione – ha detto ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’ – secondo me è addirittura l’intervento di ablazione più semplice. Le regole dicono che bisogna stare fermi un mese ed è giusto rispettarle. Io però credo che dopo una settimana si possa tornare a fare attività senza pericoli. Una pausa di sei mesi è improbabile – dice -. Ci sono segnali elettrici che confermeranno la certezza della guarigione. Il problema è tipico di maratoneti, ciclisti, sciatori di fondo: in loro aumenta la quantità di sangue che passa per il cuore. Un classico per chi come Lichtsteiner nei 90 minuti corre tantissimo. La certezza, comunque, è che la carriera di Lichtsteiner non è a rischio. Il cuore è sano e non presenta segni di patologie miocardiche. Tornerà a giocare, ma dovrà avere un po’ di pazienza” ha concluso.
S.M.