ROMA – Intervistato dal ‘Corriere dello Sport’, Santacroce si è sfogato svelando anche un retroscena di mercato: “Dei soldi non me ne frega niente, per ricominciare in A posso anche giocare gratis. In un anno e mezzo ho percepito tre stipendi e neanche interi – spiega -. Il mio obiettivo è quello di tornare a giocare ad alti livelli – continua -. In estate sono stato vicino al Torino e feci una proposta al Napoli in prima persona, ma dissero di no: volevo ritornare a giocare li gratis e se le cose sarebbero andate bene avremmo discusso del contratto – ammette -. Sono sicuro di riuscire a dimostrare di non essere finito. In tanti pensano che l’infortunio mi abbia segnato, ma non è così: sto benissimo, in grande forma, e sono convinto di poter giocare ancora ad alti livelli. Voglio tornare in cima. E tornerò”. Santacroce ha raccontato anche i momenti duri che ha dovuto sopportare: ”I momenti difficili in questo periodo certo non sono mancati: ho avuto un paio di giorni di sconforto totale e in quei momenti ho pensato seriamente di smettere con il calcio. Ho una famiglia, una moglie e una figlia che non vedo da due settimane a causa degli allenamenti, e sebbene riesca ancora a fare la vita del pascià, so che prima o poi i soldi finiranno. Non si gioca fino a 50 anni, il futuro incombe. Nel 2011 vivevo un buon periodo, ma poi l’infortunio mi ha tagliato le gambe: per forzare il rientro feci peggio – dice -. Nel 2013, dopo la stagione in B a Padova, mi resi conto di dover recuperare potenza muscolare e mi chiusi in palestra per tre mesi. A Parma stavo bene e feci bene da titolare, giocai partite importanti e avevo la fiducia dell’ambiente fino al fallimento. Dove vorrei giocare? Ripartirei anche dalla Serie B, l’importante è rientrare subito. Anche a ottantamila euro, se necessario” ha concluso.
S.M.