ROMA – Luciano Spalletti torna alla Roma e lo fa in grande stile con una presentazione molto seguita a Trigoria. Queste le fasi salienti, anticipate dalle dichiarazioni del Dg Mauro Baldissoni: “Il cambio dell’allenatore certifica sempre che qualcosa non sta funzionando, ma allo stesso tempo è la prima scelta per una possibile soluzione e questo ci consente di viverlo con entusiasmo. I programmi della Roma non cambiano: vogliamo migliorarci per essere competitivi ai più alti livelli. Consentitemi di ringraziare ancora una volta Rudi Garcia per i risultati ma soprattutto per la sincera passione con cui ha lavorato alla Roma. Tonino Cagnucci ha scritto un libro intitolato ‘Le cento partite che hanno fatto la storia della Roma’ e mi pare che ben sette avessero in panchina Spalletti; con l’auspicio che quel numero possa crescere, do il benvenuto a Luciano Spalletti, o meglio, il bentornato alla Roma”.
Presentazione Spalletti: ”Vincere subito per ripartire, daremo tutto”
Queste le parole del mister: “Sono tornato perché ho già allenato la Roma e so che cosa significa allenare questa squadra. Ci vorrà tempo per essere al passo delle migliori e faremo del nostro meglio affinché ciò accada presto – dice -. I primi allenamenti sono stati buoni, ho trovato dei ragazzi attentissimi e disponibili che hanno voglia di ritornare sui loro livelli. Sono fermamente convinto che in questo calcio la testa è la caratteristica che comanda più di tutte; nella preparazione di un calciatore bisogna parlare anche dei periodi passati fuori dalla squadra come ad esempio casa, famiglia, ossia la vita generale. I giocatori non hanno alibi e noi dobbiamo percorrere solo una strada, quella della vittoria; se ciò non succede, le stesse persone che mi hanno salutato con affetto ieri all’aeroporto tra due mesi saranno lì a prendermi per un orecchio a farmi fare il giro della città. Ho un vantaggio però: la conosco già. Però me lo fanno fare lo stesso (sorride, ndr). Spero che avremo la Roma che vorrei sin da subito, altrimenti sarebbe un problema: le altre corrono fortissimo, siamo un po’ in ritardo e non abbiamo alternative. Dobbiamo sterzare subito per far vedere la stoffa e i colori di questa squadra.”
Spalletti: ”Modulo conseguenza delle caratteristiche dei giocatori”
”Modulo? Il mio 4-2-3-1 nasceva dagli interpreti che avevo. Andando fuori e facendo nuove esperienze ho imparato altre soluzioni e mi sembra di aver conosciuto qualcosa di nuovo. Quel 4-2-3-1 ha fatto cose meravigliose, ora si farà anche qualcosa di diverso e probabilmente sarà da provare velocemente, la squadra deve assimilare subito. Florenzi? E’ una via di mezzo tra un terzino e un esterno. Ci sono giocatori che interpretano più ruoli e che fanno più collettivo. Il nostro calcio si è elevato grazie ad allenatori bravi e giocatori che hanno sviluppato un concetto di squadra totale. Noi ora siamo più europei ed è la strada giusta per proporre un calcio piacevole al pubblico. Totti? E’ stato il primo calciatore che ho incontrato la prima volta che venni alla Roma. Ho cercato di non disturbare il suo talento e ora sarò in sintonia con quella scelta. Se volete chiedermi del contratto, perché tanto si va a parare lì, questo è un rapporto diretto tra lui e Pallotta, non riguarda me. Il proprietario della Roma e il calciatore – che è la storia della Roma – devono parlare in maniera diretta, senza il filtro di un allenatore. E’ giusto che io non possa influenzare certe dinamiche. Centrocampo? Vuoi sapere chi sarà il Pizarro? Ne abbiamo quattro: De Rossi, Pjanic, Vainqueur, Strootman. Abbiamo diversi calciatori che possono prendere in mano il gioco della squadra” ha concluso
Stefano Migheli – www.calciomercatoweb.it