Verona – Non ci sono più gli attaccanti di una volta. Potrebbe essere questo il riassunto delle dichiarazioni rilasciate da Luca Toni al settimanale Undici. Il bomber dell’Hellas Verona è stato intervistato per parlare di chi sarà il suo erede, ma la risposta dell’ex Bayern Monaco è sconcertante e desterà l’interesse di tutti gli amanti del calcio e i tifosi dell’Italia, visti gli imminenti Europei in Francia.
Toni secco: “Non c’è un mio erede”
Ecco la disamina dell’attaccante di Pavullo, il quale ha usato questa occasione per catechizzare i giovani calciatori emergenti: “Mio erede? Adesso gli attaccanti non vanno più di moda. Non ci sono più le prime punte come me o come Ibrahimovic. Adesso ci sono tutti questi falsi nove, e pochi italiani che vengono fuori. Non so dirti il nome di un mio erede. Quando ero in Nazionale, tutti gli attaccanti erano titolari e facevamo dai 20 ai 25 gol, adesso non ce ne è uno che gioca titolare in una grande squadra, e se arrivano a 15 gol in società fanno festa. – Toni continua sull’annoso problema dei troppi calciatori non italiani – Io pensavo che il problema fosse dei tanti stranieri. Ma allo stesso tempo vedo giovani diversi da quello che ero io da giovane. Una volta avevi più fame, adesso i giovani con tutta l’attenzione che c’è, con i social network, fanno due partite e si sentono giocatori… sono molto distanti dai mei tempi. È un problema di una generazione che va oltre al calcio”.
L.L.G. www.calciomercatoweb.it