Attentati Bruxelles, le foto dei terroristi

ULTIMO AGGIORNAMENTO 16:35
A placard reads share your love next to flowers and candles laid on the ground following attacks in Brussels on March 22, 2016. Airlines cancelled hundreds of flights and European railways froze links with Brussels after a series of bomb blasts killed around 35 people in the city's airport and a metro train, sparking a broad security response. AFP PHOTO / KENZO TRIBOUILLARD / AFP / KENZO TRIBOUILLARD (Photo credit should read KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images)
Attacco terroristico a Bruxelles Getty Images)

BRUXELLES (Belgio) – Attentati di Bruxelles, emergono nuovi elementi e le prime immagini dei volti dei terroristi: ecco le immagini pubblicate in esclusiva dal sito del quotidiano belga la ”Darniere Heure” che ritrae la foto dei presunti terroristi suicidi di questa mattina all’aeroporto di Bruxelles. Uno di loro potrebbe essere ancora vivo: un giubbotto carico di esplosivo è stato ritrovato a terra dopo le esplosioni e la polizia indaga per trovare al più presto il latitante.

Attentati Bruxelles, paura e orrore: le foto dei terroristi

Queste le prime testimonianze dopo l’attentato: “E’ stato l’orrore. Accanto alla stazione della metro alle 9.10 c’è stata la deflagrazione. Siamo andati per strada subito per aiutare – dice Rodolph Devilles, uno dei primi soccorritori dopo l’attentato alla metropolitana di Maalbeek -. Ho visto una bambina di tre anni con un braccio bruciato. L’ha accompagnata fuori una donna che era nel panico: non voleva salire sul bus fatto arrivare dalle autorità per evacuare perché aveva paura che potesse esplodere anche quello – prosegue -. La gente sanguinava, avevano il volto bruciato, erano disorientati. C’era il panico. E’ stato l’orrore, un vero inferno. E’ stato terrificante. La gente urlava, piangeva, erano feriti, bruciati, con dolori dappertutto. Abbiamo cercato di metterli al riparo nel miglior modo possibile. Qui c’è davvero il delirio, non immaginavamo potesse succedere davvero, né che si arrivasse a questo punto”.