Milano – Subentrato a Walter Zenga, visto che Ferrero non era contento del decimo posto della squadra, Vincenzo Montella ha fatto peggio del suo predecessore sulla panchina blucerchiata, salvo però riprendersi in questo finale di stagione. gli ultimi risultati hanno dato nuova linfa alla squadra e domenica sera, contro il Milan, la Sampdoria è chiamata alla prova del nove.
Montella si espone a 360 gradi
Intervistato per il Corriere dello Sport, l’Aeroplanino ha parlato innanzitutto delle voci che lo danno come prossimo allenatore rossonero: «Non ho mai incontrato o ascoltato le proposte di nessun dirigente del Milan. Quando una squadra vuole cambiare l’allenatore è normale che pensi a una lista di 5-10 tecnici, ma non puoi essere un papabile se sei ‘solo’ tra i 10. Io sono alla Sampdoria e qui sto bene. Poi tutti sanno che da bambino ero tifoso del Milan di Sacchi e che preferivo Van Basten a Maradona… Juve? Stesso discorso del Milan: nessuna chiamata». L’interesse si è poi spostato alla sua ex squadra, la Roma, viste le voci che lo avevano coinvolto in estate: «Diciamo che… ci avevo quasi creduto. Una terza puntata? Forse già c’è stata e non lo sapete… Spalletti? È il tecnico più bravo che conosco: ha idee chiare e sa trasmetterle alla squadra. Con Spalletti siamo stati compagni a Empoli, quando lui era alla fine di una carriera… mediocre, mentre io ero all’inizio. Poi mi ha allenato alla Samp e alla Roma: qualche incomprensione c’è stata perché mi ha fatto giocare poco, ma adesso abbiamo un ottimo rapporto. Totti? E’ una situazione delicata per quello che Francesco ha fatto per la Roma e viceversa. Un epilogo amaro non sarebbe positivo per nessuno. Non gli consiglio di fare l’allenatore, si lavora e per questo Francesco… non vuole smettere di giocare”. Montella non ha dubbi su chi possa essere il suo erede in Serie A: «Dybala. Forse lui ha anche qualcosa in più di me. Non in area di rigore, ma fuori sì. Che fosse forte si sapeva già dal Palermo. Insigne? È fortissimo e si merita grandi soddisfazioni. Lo volevo alla Fiorentina e quando era al Pescara, siamo stati vicini a prenderlo perché mi è sempre piaciuto. Spero che i prossimi siano i suoi Europei». In conclusione, il tecnico ha parlato di Balotelli e Cassano: «Balotelli alla Samp? Valuteremo se nella costruzione della rosa Mario può essere funzionale. Una squadra non è un almanacco: è necessario che i giocatori coesistano e rendano insieme. Balotelli ha grandi potenzialità, ma, come altri, non sempre riesce a mostrarle con continuità – poi chiude su Fantantonio -Rapporto di amore e… amore perché mi vuole bene e così accetta anche qualche esclusione. Quando entra però fa bene come domenica».
L.L.G. www.calciomercatoweb.it