MILANO – Dudek Benitez, c’eravamo tanti amati. O forse no. La confessione che sorprende tutti arriva dal portiere polacco che fece vincere al tecnico una Champions League nella stregata (per il Milan) notte di Istanbul datata 2005. Come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’, se Dudek avesse dato retta a quella vocina nella sua testa che gli diceva di tirare un pugno in faccia a Rafa Benitez, la sua carriera avrebbe senz’altro preso una strada diversa. Ma perché avrebbe dovuto farlo? Ecco i motivi.
“Ho davvero pensato di dargli un pugno – dice nel libro “Jerzy Dudek: A Big Pole In Our Goal” -, ma poi ho pensato a quali conseguenze avrebbe avuto il mio gesto: mi avrebbe aiutato o avrebbe creato solo un grosso scandalo giornalistico? Di certo, tirare un pugno all’allenatore del Liverpool che solo pochi mesi prima aveva vinto la Champions League non avrebbe fatto una bella impressione sul mio curriculum… Così, anche se non so come perché ero assolutamente furibondo, sono riuscito a trattenermi”.
Dudek voleva lasciare Liverpool perché irritato dal comportamento di Benitez nei mesi successivi alla conquista della Champions. “All’inizio della nuova stagione arrivò Reina dal Villareal per 6 milioni di sterline. Non ero felice della situazione perché mi sembrava di essere chiamato in causa solo in caso di bisogno: mi sentivo trattato ingiustamente, ma con Benitez è così che funziona. Lui è freddo, quasi disumano e guarda solo ai suoi interessi, ma questo non gli ha impedito di essere un allenatore geniale, perché ha una grande conoscenza calcistica. Quando gli andai a parlare, mi disse che l’arrivo di Reina non voleva dire che dovevo andarmene. Ma io so che se compri un giocatore per così tanti soldi non puoi lasciarlo in panchina. Trovammo un accordo: se fossero arrivate delle offerte serie avremmo trovato una buona soluzione per tutti. Io adoravo stare a Liverpool ma lui non mi voleva. Quando venne fuori la storia che guadagnavo fra le 60 e le 70 mila sterline a settimana e che Benitez voleva vendermi per quel motivo, sospettai che quelle voci fossero state messe in giro apposta per mettermi contro i tifosi – spiega -. Arrivò l’offerta del Colonia: Benitez mi disse che avrebbe fatto di tutto per aiutarmi a trovare l’accordo, ma quelli del Colonia mi rivelarono che lo stesso Benitez non aveva mai parlato con loro; questo non fece che aumentare la mia frustrazione fino all’ultimo giorno di mercato, quando alla fine sbottai: raccontati ai miei compagni quello che fece, eravamo negli spogliatoi. A quel punto, Steven Gerrard mi chiese se volevo davvero dargli un pugno in faccia…”
Dudek non andò al Colonia ma nel 2007 passò al Real Madrid dove incontrò José Mourinho come allenatore. “Se esistesse l’allenatore ideale, sarebbe un mix fra le qualità di Mourinho e quelle di Rafa. José gode di maggior rispetto nello spogliatoio perché ha più carisma e parla coi suoi giocatori. Benitez ha sempre dei problemi nella gestione del gruppo perché è freddo e duro quando si tratta di prendere delle decisioni e mette continuamente un muro fra lui e i suoi giocatori” ha concluso.
S.M. – www.calciomercatoweb.it
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