MILANO – Confessione Bengtsson, arriva dalla Scandinavia una storia decisamente triste e quasi tragica che ha riguardato il passato di questo giovane ex calciatore svedese classe ’86, ex Primavera dell’Inter che all’età di 18 anni ha lasciato il calcio a causa della depressione.
Intervistato da Goal, ha rilasciato queste parole: “Ero super felice quando mi è arrivata la notizia dell’Inter, non so esattamente quando mi hanno visto per la prima volta giocare ma l’ho saputo nel 2003. Ero gioioso e confuso, avevamo una grande squadra con Marino, Lombardi, Adeshokan, Eliakwu, Valeri, Coe e Laribi”.
Sembrava andare tutto per il meglio, invece ecco arrivare il terribile fantasma della depressione: “Ero giovane ed ero in un momento di confusione, sono successe molte cose e le circostanze mi hanno portato a tagliarmi le vene. L’Inter voleva farmi tornare a giocare, ma ero malato. Dopo un po’ ho completamente perso la testa per poter giocare ed ho iniziato una terapia”.
Da qui nasce un nuovo capitolo della sua vita che l’ha portato ad esplorare altri mondi: “Ho trovato lavoro in un negozio di musica, poi ho lavorato in tv come giornalista ed ho scritto un libro sul mondo del calcio. Mi sono unito ad una band scrivendo anche canzoni. Continuerò a scrivere a teatro, forse farò altra musica in estate. Sto lavorando come drammaturgo per il produttore Paula Varjack, ma la mia vita può cambiare di giorno in giorno” ha concluso.
S.M. – www.calciomercatoweb.it
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