Dopo ben 22 anni di Juventus, finirà il 30 giugno la storia in bianconero di Paolino De Ceglie, terzino sinistro che ha seguito tutta la trafila delle giovanili juventine. Un addio non proprio felice per il calciatore che forse sognava un altro epilogo: “Nel calcio può -racconta alla Gazzetta il calciatore – capitare di vivere una situazione come la mia: non trovi l’accordo con la società, il tempo passa e la situazione non si risolve. Alla fine rimani senza una soluzione e fuori dal peogetto. Ho fatto una scelta lo scorso anno, pensando a cosa potesse essere meglio per me e restando a queste condizioni alla Juventus”.
“Difficile vivere da separato in casa. Devo ringraziare Fabio Grosso (ex tecnico della Primavera Juve ndr) che mi ha permesso di aggregarmi ogni giorno alla Primavera. Ho giocato qualche amichevole ma nulla più. Nonostante un anno fermo posso dire di essere ancora in forma, anche se devo ammetterlo sia stato difficilissimo. Senza giocare, senza la possibilità di giocarsi un posto non lo auguro a nessuno: è un vero e proprio incubo”. Tanta delusione ma nessun rancore nelle parole di De Ceglie che così si congeda dalla Juve: “E’ vero, non mi aspettavo di finire in una situazione simile ma giuro che non ho rancore. Mi si stacca un pezzo di cuore ad andar via da qui. La mia Juve non è quella di quest’anno, è quella degli scorsi 21 anni. Inutile dirlo: farò sempre il tifo per i bianconeri”.
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