L’ex attaccante di Porto e Atletico Madrid Paulo Futre ha svelato un retroscena di mercato riguardante il suo mancato trasferimento alla Roma
Una carriera tormentata dagli infortuni, con il mancato passaggio alla Roma tra i rimpianti più grandi. Paulo Futre, ex attaccante di Porto e Atletico Madrid che in Italia ha vestito le maglie di Milan e Reggiana, si è raccontato ai microfoni de ‘Il Romanista’: “Dopo la prima operazione non sono più tornato lo stesso” – ha dichiarato il 52enne che sognava i giallorossi – “Dopo il Mondiale del 1982 il mio grande sogno era di giocare nella Roma. Avevo sedici anni e mi ero innamorato di Bruno Conti vedendolo giocare. All’inizio io e i miei amici tifavamo Brasile, ma dopo aver visto Bruno io ho cambiato idea e ho iniziato a tifare Italia, facendo arrabbiare i miei amici”.
Tutte le notizie di giornata: CLICCA QUI!
Calciomercato Roma, il retroscena di Futre
Ecco perché saltò tutto nel 1988: “Il presidente Viola venne a casa mia a Madrid ai tempi dell’Atletico. Avevamo trovato l’accordo, ma i due club non raggiunsero l’intesa. Scoppiò un casino perché un giornalista di Marca che aveva saputo di questo incontro convinse il mio vicino a farlo entrare in casa per scattare delle foto. Siamo finiti sul giornale, i tifosi e il presidente Jesus Gil si arrabbiarono molto. Finire insieme al Presidente della Roma sulla prima pagina di uno dei giornali spagnoli più importanti mi ha creato diversi problemi con la tifoseria”.