Il Tas ha escluso il Milan dalla prossima Europa League: ecco come cambierà il calciomercato rossonero
Era atteso da giorni il verdetto del Tas sul Milan e la partecipazione alle prossime coppe europee e finalmente è arrivato. I rossoneri non giocheranno l’Europa League 2019/20, consentendo così alla Roma di evitare i preliminari (per i quali sarà invece ripescato il Torino) andando direttamente alla fase a gironi. Per Paolo Maldini e Ricky Massara è una decisione comunque attesa, ma che inevitabilmente ridimensionerà ulteriormente le risorse a disposizione per il calciomercato. Se Giampaolo da una parte può lavorare senza gli impegni infrasettimanali che rischiano di togliere tante energie alla squadra, dall’altra servirà un ulteriore sforzo di idee.
Calciomercato Milan, come cambiano i piani rossoneri senza Europa
Maldini e Massara dovranno fare di necessità virtù. L’Europa League non sarebbe stata una miniera d’oro, ma qualche milioncino in più l’avrebbe assicurato. Il Tas, però, ha escluso il Milan dalle coppe per la prossima stagione e i dirigenti rossoneri faranno i conti in sede di trattativa. Vietato sognare, dunque. A partire da Lucas Torreira, che già sembrava complicato prima della sentenza: per il Milan sarà difficile andare sopra i 20 milioni per qualsiasi giocatore. Neanche a parlarne invece per Ceballos del Real Madrid. Con un centrocampo da rifare, la cessione di Donnarumma sarebbe ossigeno puro. Non solo, il portiere classe ’99 in questa situazione potrebbe anche non essere rimpiazzato lasciando la titolarità a Pepe Reina.
Difficile arrivare anche Jordan Veretout, se non con l’inserimento di qualche contropartita che però il Milan non ha a disposizione. A differenza del Napoli, che può offrire gente come Inglese, Maksimovic e Ounas. In difesa potrebbe comunque arrivare Kabak, anche se non è da escludere qualche colpo a zero. In attacco arriverà qualcuno solo dopo una cessione, con Suso e Cutrone principali indiziati. E anche la strada del prestito con diritto di riscatto verrà battuta con maggiore frequenza, magari partendo da Moise Kean. Per il Milan, però, c’è anche un lato positivo in questa faccenda: con solo campionato e Coppa Italia da affrontare, i rossoneri possono allestire una rosa abbastanza ridotta nel numero. Non servirà acquistare tanti calciatori e questo potrebbe favorire in qualche modo alcune operazioni su cui Maldini potrà concentrarsi.
F.I.