Miralem Pjanic è destinato a diventare insostituibile nella nuova Juventus. Sarri ha le idee chiare su come utilizzarlo.
“Vorrei vedere Pjanic toccare 150 palloni a partita, ma dobbiamo allenare la capacità degli altri giocatori di dargli sempre la palla”. Così parlo’ il neo tecnico bianconero nella conferenza stampa di presentazione alla Continassa. Tradotto, il bosniaco sarà il fulcro del gioco, dopo l’ultima stagione allegriana chiusa con soli 4 gol e 7 assist in 38 presenze tra campionato e Coppe. Intorno all’ex romanista sarà costruita una squadra che possa mettere gli attaccanti nelle migliori condizioni possibili per finalizzare. Altro elemento non trascurabile per la sua permanenza a Torino è Fali Ramadani, agente del giocatore e intermediario nel passaggio dell’allenatore dal Chelsea al club di Andrea Agnelli. Lo stesso manager sta lavorando anche per tentare il colpo Chiesa.
Per tutte le notizie più importanti di giornata CLICCA QUI!
Pjanic perno insostituibile nel nuovo meccanismo della Juventus
Il centrocampista dovrà essere come una calamita per attirare palloni e smistarli per i compagni di squadra. La mente va subito a Jorginho, versione Napoli e poi Chelsea. Ma rispetto al giocatore italo-brasiliano, il bosniaco ha maggiore tecnica, e non solo. E’ più abile come rifinitore, sotto questo profilo assomiglia molto ad un trequartista che innesca le punte. Insomma, oltre alla regia, con l’imperativo sarriano “massimo due tocchi”, sarà prezioso anche come uomo dell’ultimo passaggio, qualità poco espressa con Allegri. Miralem deve però ringraziare l’ex tecnico livornese se è migliorato molto nei contrasti, qualità non riscontrabile in Jorginho. Ciliegina sulla torta, la capacità realizzativa attraverso i calci di punizione. Ecco perché Pjanic è fondamentale per la rivoluzione targata Sarri.
G.Q.