Da Sarri a Conte, passando per la Nazionale. Questi e altri gli argomenti contenuti nell’intervista rilasciata in esclusiva a Calciomercatoweb.it da Pietro Anastasi, ex attaccante di Juventus e Inter, campione d’Europa con l’Italia nel ’68.
Domani torna in campo la Nazionale, contro la Finlandia. Un tuo parere sulla squadra di Mancini…
“Sinceramente questa Nazionale non mi entusiasma molto. Diciamo la verità, ci sono ottimi giocatori che però devono confermarsi a certi livelli. Bernardeschi, Barella, Chiesa, al momento sono potenziali campioni”.
Sei stato un grande bomber. Con Belotti, Mancini ha trovato il suo centravanti? “Credo proprio di sì. Questo ragazzo sta facendo bene ed è giusto che sia titolare. E’ pur vero che in Italia c’è carenza di attaccanti. Ai miei tempi, almeno 7/8 eravamo di grandissimo livello: Boninsegna, Pulici, Bettega, tanto per fare qualche nome”.
Per quanto riguarda il campionato, quest’anno prevedi un’altra stagione targata Juventus o pensi che, dopo 8 anni, qualche squadra possa scucire lo scudetto dalle maglie bianconere?
“L’Inter sicuramente si è rinforzata tantissimo. Secondo me è la vera antagonista della Juventus. Il Napoli gioca bene, ma prende troppi gol, come abbiamo visto nelle prime due giornate”.
In ottica scudetto, Conte può essere un valore aggiunto?
“Certo, come lo fu quando andò sulla panchina bianconera e vinse subito il titolo. Peraltro ha una squadra molto competitiva. La Juventus ha una grandissima rosa, ma si gioca in 11″.
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Mi hai fornito un assist. Gli esuberi in casa Juventus stanno suscitando tante polemiche. L’abbondanza di giocatori può complicare il lavoro di Sarri?
“Sicuramente. Abbiamo già visto la polemica di Emre Can, deluso per l’esclusione dalla Champions League, come del resto Mandzukic. I malumori interni non fanno bene alla squadra“.
Dopo un lungo tormentone, Icardi è andato al Psg. Come ti schieri rispetto a tutta la vicenda?
“Penso sia la soluzione giusta per tutti: Icardi è andato in una grande squadra e l’Inter si è privata di un giocatore che non voleva“.
Nel 76′ sei passato dalla Juventus all’Inter, attraverso uno scambio con Boninsegna che suscitò clamore vista la rivalità tra i due club. Come hai vissuto quella situazione?
“Rimasi molto dispiaciuto perché il mio cuore è stato sempre bianconero, ma ero un professionista e accettai”.
Q.G.
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