Il Milan vive già un momento difficile e decisivo, soprattutto in attacco: Piatek sembra spuntato, Leao acerbo e Rebic può rappresentare la novità importante
L’inizio di stagione del Milan non è stato affatto incoraggiante. Ko senza tiri in porta alla prima contro l’Udinese, vittoria striminzita per 1-0 contro il Brescia all’esordio a ‘San Siro’. Non una grande premessa per una squadra che con Giampaolo era chiamata anche a divertire. In ogni caso siamo ancora agli inizi, anche se qualche problema sembra già essere spuntato soprattutto in attacco. Piatek, Leao e Rebic sono le tre punte rossonere che al momento rappresentano delle incognite, anche se per motivi diversi.
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Il Milan di Giampaolo ha un unico vero obiettivo stagionale: raggiungere la Champions League. Senza l’Europa League, i rossoneri saranno liberi di gestirsi e recuperare al meglio durante la settimane, magari sfruttando la stanchezza di squadre come Lazio e Roma che invece saranno impegnate di giovedì. Ad ora, però, ci sono diverse incognite per quanto riguarda il reparto offensivo. A partire da Piatek, che non ha praticamente mai segnato da quando è rientrato dalle vacanze estive. “Il calcio di Giampaolo non è semplice, ci vuole tempo”, ha spiegato il polacco che deve fare i conti anche con la ‘maledizione’ della maglia numero 9. In questo caso a esorcizzare i fantasmi potrebbe pensarci lo stesso Filippo Inzaghi: “Piatek sa come si segna e tornerà a farlo, gli consegnerò personalmente la maglia numero 9″, ha detto ‘Superpippo’.
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Poi c’è una grande speranza come Rafael Leao, che però Giampaolo non ritiene ancora pronto. Il portoghese è costato molto alla dirigenza ed è un colpo in prospettiva, ma contro il Brescia in campo ci è andato André Silva, due giorni dopo passato all’Eintracht. Un segnale chiaro dell’allenatore: per Leao ci vuole tempo. E il portoghese, come se non bastasse, al suo esordio con i tedeschi – anche se in amichevole – ha subito timbrato il cartellino con una doppietta. Infine c’è Ante Rebic, il colpo in extremis di Boban che però potrebbe rivelarsi manna dal cielo. Il croato ha colpito per la sua grande duttilità, la forza fisica e la velocità. Ma soprattutto l’ex Fiorentina ha una forte personalità, proprio quello che serve ora al Milan.
F.I.
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