Inter, Joao Mario rivela: “Le cose ora sono diverse, con i nerazzurri non è stato destino”

Inter, l’ex Joao Mario torna a parlare del suo periodo in nerazzurro e ammette: “Il club non è quello di tre anni fa, le cose sono diverse ora”.

Inter Joao Mario
Joao Mario (Getty Images)

Arrivato nel 2016 dopo un Europeo vinto con il suo Portogallo, Joao Mario non è mai riuscito a far sua l’Inter. Tre stagioni in nerazzurro, intervallate da qualche prestito e lunghi periodi in panchina, fino al trasferimento arrivato nell’ultima sessione di calciomercato alla Lokomotiv Mosca“Non so cosa sia andato storto con l’Inter, è difficile capirlo, evidentemente era destino che dovesse andare così”: con queste parole, il portoghese ha raccontato molto del suo periodo in nerazzurro e lo ha fatto ai microfoni di ‘O’ Jogo’: “Quando arrivai nel 2016, le cose erano nettamente diverse. In che senso? Al mio arrivo c’era un allenatore, poi ne arrivò un altro e poi un altro ancora… Adesso hanno un tecnico esperto ed eccellente e hanno tutto ciò che occorre per tornare ad alti livelli. Il club non era quello che è oggi”.

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Inter, Joao Mario rivela: “Ho rifiutato lo Sporting Lisbona per un’esperienza più stimolante”

Adesso, Joao Mario è a caccia di un’esperienza più stimolante, motivo principale della sua scelta verso la Russian Premier League: “Qui c’è grande entusiasmo, il progetto che mi hanno presentato mi è piaciuto e alla fine mi ha convinto. Ho rifiutato lo Sporting Lisbona per essere qui”. Una scelta non facile per un calciatore letteralmente figlio dei biancoverdi, che però Joao Mario spiega così: “E’ ancora presto per tornare a casa. Non mi sento ancora voglioso di tornare nel club dove ho mosso i primi passi e dove conosco già tutto. Volevo un’esperienza che mi stimolasse e che mi portasse fuori dalla mia zona di comfort. Essere all’estero rende ogni sfida più grande”. D’altronde, la scelta è stata ponderata anche sulla base del prossimo Europeo, che il suo Portogallo giocherà da campione in carica: “Questo è l’anno dell’Europeo e qui a Mosca la società mi ha convinto anche lanciandomi un messaggio. Se voglio partecipare con il Portogallo, ho bisogno di giocare”.

A.M.
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