La Juventus ha vinto in rimonta il match esterno contro il Brescia. In crescita alcuni giocatori arrivati nell’ultimo mercato, qualcuno stenta a decollare
Qualcuno cresce, altri ancora sembrano fuori dal contesto. La Juventus di questo inizio di stagione ha brillato a tratti: per un’ora contro il Napoli, per buona parte della sfida di Champions League con l’Atletico Madrid, a sprazzi ieri a Brescia. Qual è l’apporto dei nuovi acquisti al nuovo progetto targato Sarri? Partendo dalla difesa, Danilo (infortunatosi ieri a Brescia) è ancora in ritardo, complice forse lo scarso impiego da parte del Manchester City nella scorsa stagione. Dalla sua il gol contro il Napoli, un minuto dopo essere subentrato a De Sciglio. Il più atteso senza dubbio era de Ligt, acquisto oneroso e indicato tra i difensori più forti in circolazione, malgrado abbia appena 20 anni. L’olandese finora non è andato oltre la sufficienza e in qualche caso anche sotto, in parte responsabile dei gol presi su palle inattive dalla Juventus. L’ex Ajax deve ancora trovare il feeling giusto con Bonucci e in generale con il nuovo campionato. Penalizzante per lui l’infortunio di Chiellini. Demiral ha esordito sabato scorso contro il Verona e per lui è arrivata una bocciatura: il 21enne turco forse è stato condizionato dal peso della maglia.
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In gol all’esordio contro il Verona, il gallese al Rigamonti ha firmato la seconda da titolare, giocando però trequartista alle spalle di Higuain e Dybala, nel 4-3-1-2 schierato da Sarri. L’ex Arsenal ancora non è al top sotto il profilo atletico, ma ha confermato le sue qualità tecniche e una duttilità tattica che regala diverse opzioni al tecnico bianconero. Rabiot aveva destato una buona impressione nei test estivi, ma ha avuto un’involuzione, complice anche una stagione ai margini nel Psg. Dopo la mezzora a Parma, contro il Brescia prima da titolare. Prestazione insufficiente del francese, parso lento e in questo momento poco adatto a quello che a Londra chiamavano Sarri–ball.
Q.G.
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