La Roma vive un ottimo momento di forma dopo aver agguantato il terzo posto in campionato. Opposto invece il periodo di Florenzi, finito indietro nelle gerarchie di Fonseca
L’addio di De Rossi lo aveva promosso capitano dopo essere stato il vice dell’ex centrocampista giallorosso. Fascia a parte, Florenzi sembrava destinato a diventare il nuovo simbolo della Roma, invece qualcosa si è inceppato in questo processo. I gradi rimangono, ma il 28enne nato a Vitinia non ha più il posto da titolare assicurato, anzi. “Non è un problema, ma soltanto un’opzione”, aveva detto Fonseca . Il tecnico portoghese ha comunicato al giocatore che non lo vede terzino, ma esterno d’attacco, reparto in cui, in questo momento ci sono elementi che gli danno più affidabilità. L’ultimo match in cui Florenzi è stato schierato nell’undici di partenza è quello contro la Sampdoria dello scorso 20 ottobre. Da allora solo due spezzoni di gara, rispettivamente contro il Borussia Monchengladbach nell’andata di Europa League e contro l’Udinese, per un totale di 18 minuti.
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Roma, Florenzi tra le scelte di Fonseca e la pesante eredità
La fascia da capitano lasciata prima da Totti e poi da De Rossi, pesa come un macigno per Florenzi che, rispetto ai suoi predecessori, non ha mai avuto gli stessi consensi da parte dei tifosi. Anzi, con la Curva Sud in realtà esiste una frattura iniziata nella passata stagione per diversi episodi, non ultimo il ritardo nel rinnovare il contratto. L’altro aspetto è di natura tecnica. In questo momento in cui la Roma ha trovato una sua fisionomia e continuità di risultati per Fonseca è difficile rinunciare a giocatori come Zaniolo, il rivitalizzato Pastore e lo stesso Kluivert, nel miglior momento da quando è nella Capitale. Stasera in Europa League si profila un’altra panchina. La scorsa estate per Florenzi si parlava di possibile cessione. Nel caso in cui questo trend continuasse, il discorso sarebbe soltanto rinviato.
Q.G.