In esclusiva ai microfoni di CalciomercatoWeb.it, Maurizio Pistocchi di Sportmediaset sul momento complicato del nostro calcio e della Serie A
Il Coronavirus continua a tenere in ostaggio il calcio italiano e quello europeo, e non si sa ancora con certezza quando il pallone tornerà nuovamente a rotolare sui campi del nostro continente: “Fare delle previsioni oggi è praticamente impossibile – spiega in esclusiva a CalciomercatoWeb.it Maurizio Pistocchi, una delle storiche firme di Sportmediaset – In Cina hanno lavorato molto bene sul contenimento del virus, eppure hanno impiegato tre mesi pieni. E la situazione si sta normalizzando adesso. Da noi, le cose stanno andando in maniera diversa e considerando i tempi, non credo sarà possibile riprendere il campionato prima di metà giugno. E poi, i calciatori vorranno giocare? Hanno pur sempre diritto a delle ferie, e una soluzione si più trovare solo se tutte le parti sono disponibili al sacrificio. Parlare di calcio in questo momento, è davvero complicato. Secondo gli studi della Lega, il nostro movimento rischia di rimetterci un miliardo di euro. La Juventus, ad esempio, è già crollata in borsa”.
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Pistocchi: “La Serie A rischia il default, va ripensato il sistema calcio”
Di qui, Pistocchi continua nella sua analisi: “Anche i club più importanti al mondo hanno debiti importanti con gli istituti bancari. Pensare di ricominciare alle cifre attuali e tenere in piedi il baraccone come se niente fosse mai accaduto, è assurdo. Non dimentichiamo che prima della pandemia, la Juventus aveva già fatto ricorso ad un aumento di capitale da 300 milioni per coprire i buchi e i costi venuti fuori nell’ultimo bilancio. Di questo passo si rischia di non poter tornare più indietro, va ripensato completamente il calcio. Adesso, quale emittente pagherebbe un miliardo di euro per i diritti televisivi della Serie A? Non penso che Sky e DAZN accetterebbero nuovamente cifre del genere. Spero che i calciatori vengano incontro alle società, tagliandosi parte degli stipendi. Il presidente dell’AIC, Tommasi, deve rendersi conto che questa è una situazione esplosiva che può azzerare il mondo del calcio, non deve lavarsene le mani, scaricando le responsabilità verso le società”.
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Infine, l’appello di Pistocchi: “I costi del calcio vanno assolutamente ridotti. Questo sport non può vivere senza tifosi e non può allontanarsi da questi, dal punto di vista umano. Bisogna riavvicinare il calcio alla gente, dopo questa pandemia ci saranno seri problemi economici e sociali, e mi auguro che la parte sana dei calciatori possa rendersene conto e fare un passo verso la realtà. Altrimenti, il calcio rischia davvero di fare una brutta fine…”.
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