Nuovo scontro in Serie A per quanto riguarda il protocollo per tornare in campo: i presidenti delle squadre italiane chiedono dei cambi
Le ultime notizie che arrivano nel mondo del calcio fanno sperare che la Serie A possa tornare in campo il prima possibile. Come dichiarato anche dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, al 99.9% il campionato italiano tornerà in campo il 13 giugno. Nel frattempo però, continua a far discutere il protocollo per la ripresa. I presidenti chiedono delle modifiche, senza le quali non si potrebbe portare a termine la stagione.
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Serie A, presidenti in rivolta: “Con questo protocollo non si può giocare!”
La Serie A continua a fare passi in avanti per tornare in campo. Nei giorni scorsi è stata decisa la data di ripresa, che sarà il prossimo 13 giugno, ma le polemiche continuano. Infatti, secondo quanto riportato da ‘La Repubblica‘, i presidenti delle squadre italiane sarebbero in rivolta contro il nuovo protocollo di ripresa del Comitato Tecnico Scientifico, che prevede in caso risulti positivo un membro di una squadra, l’intero team dovrà essere messo in quarantena.
Le società però, chiedono che questa parte venga modificata, poiché con i tanti spostamenti sarà difficile che almeno un membro non risulti positivo. Quindi avrebbero chiesto di modificare il protocollo, imponendo una sola settimana di quarantena solo al diretto interessato, mentre chi è negativo potrà continuare a giocare. Importante sarà l’incontro nei prossimi giorni tra il presidente della FIGC, Gabriele Gravina ed il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
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