Dopo l’uscita dalla Champions League agli ottavi l’esonero di Sarri. Spunta la verità del tecnico sul motivo della separazione
Stagione insolita per la Juventus, che per la prima volta dopo anni si ritrova in tasca un solo titolo (lo scudetto) ed esce di scena dalla Champions League con largo anticipo rispetto alle aspettative. Contro il Lione non c’è stato niente da fare per il gruppo bianconero, il 2-1 rifilato ai francesi non è bastato a superare il turno ed avanzare ai quarti. Un fatto, questo, inammissibile per una società come la Juventus, che punta a vincere la competizione europea. Pertanto nelle ore successive al match è arrivato l’esonero di Maurizio Sarri ed il conseguente annuncio di Andrea Pirlo come nuovo allenatore della Juventus.
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Sarri sull’esonero: “Non c’è stata la scintilla”
Il tecnico saluta così Torino dopo un solo anno dal suo arrivo. Lo stesso avrebbe provato anche a chiarire, secondo Il Mattino, il reale motivo che si celerebbe dietro l’esonero da parte della dirigenza juventina. Il tecnico ex Napoli e Chelsea avrebbe reagito alla scelta della società comunicando con lo staff tecnico. “Dicono che non sia scattata la scintilla tra noi e la squadra”, avrebbe rivelato il toscano ai suoi collaboratori. Stando così le cose, dunque, il suo esonero non sarebbe dovuto al mancato raggiungimento di determinati obiettivi, come la Champions League, ma ad un legame mai sbocciato con l’ambiente.
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Comunque siano andate realmente le cose, per Sarri è ora tempo di guardare avanti e pensare al futuro. Il sessantunenne ha ancora un anno di contratto con la Juventus, ma potrebbe interromperlo in caso di nuova panchina per la prossima stagione.
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