Non mancano le polemiche dopo la sfida tra Juventus e Inter, il gesto di Conte sotto i riflettori: le possibili conseguenze
Nella serata di ieri è stata decisa la prima finalista dell’edizione di Coppa Italia, dopo la battaglia tra Juventus e Inter. Ad avere la meglio sono stati i bianconeri, che si sono imposti per 1-2 all’andata e ieri hanno conservato il risultato tenendolo sullo 0-0. Quest’oggi si conoscerà la seconda finalista che sarà una tra Atalanta e Napoli: all’andata è arrivato un pari a reti inviolate e questa sera entrambe le compagini si giocheranno il passaggio del turno a Bergamo.
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Intanto non sono mancate le polemiche nella sfida tra Juventus e Inter, dove Antonio Conte ha sfidato il suo passato per la quinta volta da allenatore, e per la seconda volta è tornato all’Allianz Stadium da avversario. Questa volta, pur non essendoci i tifosi, sono arrivati due gesti che hanno movimentato il finale di ogni frazione di gioco. All’intervallo infatti Antonio Conte ha indirizzato un dito medio verso la tribuna bianconera e a fine gara Andrea Agnelli ha rivolto parolacce probabilmente verso il tecnico nerazzurro.
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Il gesto di Antonio Conte era passato inosservato in un primo momento, ma solo dopo qualche minuto dopo la fine dell’incontro è spuntato un video che ha chiarito i riferimenti del presidente Andrea Agnelli. Tra le parti è ormai confermato l’astio del quale girava voce ormai da diversi anni. Ma quali sono ora le possibile conseguenze per il dito medio del tecnico nerazzurro?
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La spiegazione arriva direttamente dall’ex arbitro Luca Marelli attraverso i social. Ecco le sue parole: “Potrebbero intervenire (hanno giurisdizione disciplinare su tutti i tesserati ammessi nel recinto di gioco), il problema è un altro: arbitro troppo lontano, quarto rivolto verso il campo, difficile che possa percepire chi abbia detto eventuali frasi. In questi casi fondamentale diventa il ruolo di commissari di campo ed ispettori di lega che non hanno alcuna competenza disciplinare durante la gara ma possono scrivere tutto quanto accaduto nel referto di fine gara”.
Difficile dunque che intervengano direttore di gara o quarto uomo, a questo punto la palla passa ai commissari di campo per un eventuale provvedimento nei confronti del tecnico Antonio Conte.
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