Alvaro Morata, attaccante spagnolo arrivato alla Juventus dall’Atletico Madrid, dopo un buon inizio in bianconero sta un po’ soffrendo la convivenza con Cristiano Ronaldo, stella portoghese della Vecchia Signora con il quale è stato già compagno di squadra al Real Madrid
Alvaro Morata è stato il grande colpo di calciomercato della Juventus nell’ultima sessione estiva di calciomercato. L’attaccante spagnolo, che aveva già vestito i colori bianconeri fino alla stagione 2015/2016, è tornato alla Continassa e si è subito rimesso a disposizione della squadra e del nuovo allenatore Andrea Pirlo con ottimi risultati, soprattutto nella prima parte di questa stagione. Sono finora 13 le reti segnate in quest’annata da Morata, 4 nel campionato italiano di Serie A, 2 in Coppa Italia, una in Supercoppa Italiana e 6 in Champions League.
Dei gol messi a segno nel massimo campionato italiano ed in Coppa Italia, un dato sorprende: sono stati realizzati quando Cristiano Ronaldo non era in campo al suo fianco. Una statistica curiosa, ma che testimonia anche il momento un po’ di stanca del centravanti spagnolo, ormai a secco da diverse partite con la Juventus che, nel ruolo di centravanti vero e proprio, non ha alternative, considerando anche l’assenza di Paulo Dybala.
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Juventus, Morata e Ronaldo: convivenza difficile
Soltanto in Champions League la musica cambia dove, nei 6 gol messi a segno, Ronaldo era in campo insieme al giocatore spagnolo in 4 occasioni. C’è però un ulteriore dato da analizzare, ovvero che queste reti sono state realizzate contro avversari decisamente modesti, vedi Dinamo Kiev e Ferencvaros, mentre contro le big italiane e d’Europa (Barcellona), Morata non è riuscito a pungere. Sicuramente, la presenza di un altro accentratore di gioco come Cristiano Ronaldo al fianco del bomber spagnolo gli toglie dei palloni, ma non è un calo giustificabile, soprattutto per un club ed una rosa come quelli della Juventus.
La palla passa ora ad Andrea Pirlo che, dopo la sconfitta esterna in casa del Napoli di Gennaro Gattuso, dovrà risollevare il morale delle truppe per affrontare l’ottavo di finale di Champions League contro il Porto, un crocevia fondamentale della stagione della Vecchia Signora, paradossalmente rispetto agli anni scorsi, più bella in Europa che in Italia.