Manuel Lazzari potrebbe essere punito dalla Procura Federale per aver bestemmiato in campo ieri nella partita tra Inter e Lazio
Il motorino instancabile della fascia destra della Lazio, Manuel Lazzari, è finito sotto la lente d’ingrandimento della Procura federale: ha bestemmiato in campo ieri nella partita contro l’Inter, queste le ultime novità del match che è valso il primo posto in classifica ai neroazzurri. Rischia la squalifica.
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Inter-Lazio, Lazzari bestemmia in campo | La Procura Federale indaga
Dopo esser stato il protagonista indiscusso del derby, e dopo tante altre partite giocate in maniera impeccabile, la corsa sulla fascia destra di Manuel Lazzari, esterno veneto della Lazio, potrebbe essere stoppata per una bestemmia, pronunciata ieri durante l’inizio del secondo tempo nella delicata sfida dei suoi contro l’Inter.
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Secondo quanto riferito dal quotidiano ‘Il Tempo’, la Procura Federale ha inviato al giudice sportivo, Gerardo Mastrandrea, la prova tv inequivocabile della bestemmia. Per lui si prospetta quindi almeno un turno di stop, che il ventisettenne di Trissino potrebbe scontare contro la Sampdoria di sabato pomeriggio alle 15.
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Se effettivamente dovesse essere punito con la squalifica per una giornata, l’esterno destro biancoceleste e della Nazionale, sarebbe di fatto il secondo della stagione in corso. Il primo (e unico) caso è stato infatti quello di Bryan Cristante della Roma, fermo ai box dopo la gara dei suoi contro il Bologna di metà dicembre. In quell’occasione, i giallorossi avevano deciso di non presentare il ricorso dopo la prova tv.
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In occasione, invece, delle altre due bestemmie clamorose, una arrivata dal portiere della Juventus Gianluigi Buffon e una dell’allenatore di Lazzari, Simone Inzaghi, non si è proceduto alla squalifica per due motivi.
Nel caso dell’estremo difensore bianconero, l’audio portato al vaglio del giudice sportivo risultava infatti poco chiaro, quindi si è preferito andare avanti con un nulla di fatto. Per quanto riguarda invece il mister laziale, il piacentino ha deciso di patteggiare e pagare una multa proprio per evitare lo stop. Venendo dallo stesso club, è possibile che anche l’ex Spal decida di comportarsi alla stessa maniera.
M.P.