Intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni, l’ex Juventus ed Inter Boninsegna ha parlato di vari temi come Pirlo, Ronaldo e Conte
Roberto Boninsegna è uno di quei calciatori che non hanno certamente bisogno di presentazioni. Entrato di diritto nella storia del calcio grazie, soprattutto, ai sette anni (dal 1969 al 1976) in forza all’Inter, in cui ha siglato più di 100 reti. Passato più breve – due stagioni – ma comunque rilevante anche nella Juventus per l’ex attaccante. Intervenuto in esclusiva ai microfoni di Calciomercatoweb.it, il mantovano ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardanti le sue vecchie compagini. Come primo commento, lo storico bomber si è soffermato sulla situazione legata al futuro di Pirlo, dopo la cocente eliminazione contro il Porto in Champions League. “Direi che andiamo male. Il gol che ha preso la Juventus su punizione nemmeno negli amatori lo prendono. Non so cosa stesse facendo Ronaldo in barriera, si è girato di spalle”.
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Così Boninsegna sui bianconeri e, poi, prosegue: “I giocatori si sono aperti, il portiere ha fatto di tutto, ma non è riuscito ad intervenire. Ciò è stato decisivo per l’eliminazione. Non so se mi è venuto da ridere o da piangere. Ho dei bei ricordi di questa società. Bisogna dire, però, che oltre a Chiesa, che nell’ultimo periodo ha deposto uova d’oro, altri giocatori sono venuti a mancare. Altri, invece, hanno proprio giocato male. Probabilmente chi ha scelto di mettere in panchina Pirlo dovrà ripensarci. Manca di esperienza. Ma alla fine penso che possano anche continuare con lui e mettergli magari vicino qualcuno della società“.
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Non ha certo risparmiato i giocatori del club piemontese il 77enne, che ha aggiunto anche una netta riflessione sulla partita di Cristiano Ronaldo e il suo futuro. Il fuoriclasse è sempre più in bilico dopo l’ennesima delusione contro i portoghesi: “Ronaldo non sta facendo bene, ma risente del gioco della squadra. Il primo a subire queste situazioni è sempre l’attaccante. Ieri sera non è esistito, probabilmente era emozionato avendo incontrato calciatori della sua nazionalità. Ha una certa età e, purtroppo, arriva una fine per tutti. Per quello che costa, forse, la Juve può tenerlo un altro anno, ma non di più. Ha comunque risolto diversi problemi, nonostante il suo valore economico più che elevato”.
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Chiaro il pensiero del lombardo che ha continuato prendendo di mira indirettamente anche la società targata Agnelli: “Non ha portato il gruppo in fondo alla Champions, ma probabilmente non è colpa sua. Mancano giocatori come Chiellini – il più importante della rosa – e Dybala. Ci sono stati infortuni gravi di elementi determinanti. Da solo non poteva certo farcela a livello europeo. I bianconeri, poi, sono crollati a centrocampo. Non c’è un regista e i giocatori che ci sono hanno creato solo problemi. Le responsabilità sono un po’ di tutti”.
Boninsegna ha, inoltre, commentato anche la situazione attuale in casa Inter, uscita vincitrice per 1-0 nel difficilissimo scontro diretto con l’Atalanta. Si è soffermato su diversi temi, partendo dall’argomento scudetto: “Credo che solo l’Inter possa perderlo. È la squadra più forte in assoluto con un organico completo. Ha giocatori importantissimi e ad oggi penso non ci sia nessuna squadra che possa tenere questo passo e che abbia lo stesso organico“.
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Intervento, poi, sul futuro di Conte, che è sempre più lanciato verso la vittoria del titolo nazionale, ma è stato protagonista in più di un’occasione di episodi che hanno fatto discutere. “L’anno scorso è stato un disastro. Su quattro traguardi non ne ha preso uno. Quest’anno siamo partiti malissimo: fuori in Champions e in Coppa Italia. Rimane solo lo scudetto. Certamente c’è da dire che, oltre ai demeriti della tremenda passata stagione e di quella attuale nelle Coppe, bisogna dare i meriti al tecnico della costruzione della squadra. Da una parte giusto criticarlo, ma ha preso elementi importantissimi coadiuvato dall’intervento della società. E penso che al 99,9% lo scudetto sarà dell’Inter“.
Breve passaggio, infine, su Lukaku. Il belga sta portando numeri da grandissimo centravanti ai nerazzurri, ma nei big match ha spesso deluso: “Lukaku è il calciatore più importante dell’Inter. Dà profondità alla squadra ed è un riferimento. Pur essendo una punta collabora molto con i compagni. Forma un coppia perfetta con Lautaro Martinez, forse unica nel panorama europeo. Sono entrambi egoisti quel tanto che basta. L’ex Manchester United, poi, è anche meno egoista degli altri e fornisce assist preziosi all’argentino e non solo. È lui il vero punto di riferimento“.
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