L’UEFA vorrebbe escludere dalla Champions League i quattro club ribelli della Superlega che non vogliono trovare un accordo
La Superlega è stata fermata sul punto di nascere, dopo appena 48 ore dall’annuncio dei 12 club. Le inglesi si sono tirate indietro, facendo cadere il progetto di Florentino Perez e Andrea Agnelli. E secondo quanto riferito da ‘ESPN‘, sette club hanno raggiunto l’accordo con la UEFA per delle sanzioni minori e sono: Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester United, Manchester City e Tottenham per l’Inghilterra; insieme all’Atletico Madrid in Spagna. Il club italiano vicino all’accordo è l’Inter, anche se non è stato ancora raggiunto. Mentre per Real Madrid, Barcellona, Juventus e Milan potrebbe verificarsi l’esclusione dalle Coppe europee.
I quattro club restano ancora fermi sulle loro posizioni e l’UEFA sta impugnando l’articolo 51, che recita: “Nessuna alleanza tra club affiliati, direttamente o indirettamente, a diverse Federazioni può essere costituita senza il permesso della UEFA stessa“. Tuttavia, i club credono di essere in una posizione di forza visto che i documenti presentati alla UEFA e alla FIFA dimostrerebbero di aver chiesto il permesso.
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Superlega: “I club non rischiano l’esclusione dalla Champions”
Attraverso l’ANSA, fonti vicine alla Superlega hanno fatto sapere che i club non rischiano l’esclusione dalla Champions League, perché “c’è un ordine del Tribunale di Madrid che lo impedisce chiaramente“. Nella nota, si legge: “Le persone nei comitati disciplinari Uefa sono giudici e avvocati che sarebbero soggetti a sanzioni severe, responsabilità civile e forse anche responsabilità penale se ignorassero un ordine del tribunale. Anche in Svizzera, che è vincolata da un trattato a rispettare un ordine del tribunale di Madrid“. Rispondendo, dunque, all’articolo di ESPN. Una bella gatta da pelare per i prossimi mesi: se i club capeggiati da Florentino Perez e Andrea Agnelli non troveranno un accordo, si andrà per le lunghe.