Hakan Calhanoglu, trequartista del Milan di Stefano Pioli, è in scadenza di contratto con i rossoneri e resta un’opzione per il calciomercato Inter
Il Milan di Stefano Pioli è ad una partita dalla qualificazione alla prossima fase a gironi di Champions League. I rossoneri dovranno però affrontare l’Atalanta di Gian Piero Gasperini in quella che sarà potenzialmente una sfida difficilissima con, in contemporanea, la Juventus impegnata contro il Bologna di Sinisa Mihajlovic ed il Napoli che ospiterà il Verona di Ivan Juric. Fra i rossoneri continua a tener banco, in ottica calciomercato, la questione legata al futuro di Hakan Calhanoglu, trequartista turco in scadenza di contratto che non ha ancora raggiunto un accordo con il club meneghino per la prossima stagione.
L’ex giocatore del Bayer Leverkusen è un obiettivo della Juventus di Fabio Paratici che ha fiutato l’occasione di avere un elemento di qualità a parametro zero, visti anche i problemi a centrocampo che ha avuto e sta avendo la società bianconera in questa stagione davvero complicatissima. C’è però inoltre la questione Champions e se una partecipazione possa influire sulla decisione di Calhanoglu, ciò che è sicuro è che l’Inter la giocherà e che, il turco, per i nerazzurri, resta un’opzione valida: ecco perché.
LEGGI ANCHE>>> Calciomercato Juventus, futuro tecnico | Annuncio clamoroso di Moggi!
LEGGI ANCHE>>> Calciomercato Juventus e Milan, tecnico italiano senza Champions | L’annuncio
Calciomercato Inter, Calhanoglu nome caldo | I motivi
L’Inter non sta vivendo una situazione economica particolarmente florida e, la prossima estate, potrebbe essere costretta a lasciar andare qualcuno dei suoi big per rientrare in un monte ingaggi sostenibile. Uno degli indiziati è senza dubbio Christian Eriksen, centrocampista danese il cui stipendio netto annuale di circa 7,5 milioni di euro all’anno. Una cifra altissima che, sommata alle entrate di una cessione, porterebbe nuova linfa nelle casse nerazzurre.
Per rimpiazzarlo ecco che torna di moda il nome di Calhanoglu che rappresenterebbe un rimpiazzo (quasi) low cost per la Beneamata, soprattutto per il mancato pagamento del cartellino, nonostante le richieste per l’ingaggio siano comunque alte, almeno sui 5 milioni di euro all’anno.