Ecco tutti i dettagli di un affare di calciomercato tra Juventus e Milan che difficilmente potrà andare in porto
L’avventura al Milan di Alessio Romagnoli è giunta ai titoli di coda. Il difensore e (ex) capitano ormai non ha più la fiducia di Pioli e poi il suo contratto scade a giugno 2022, quandi fra solo un anno. Ecco allora che la prossima sessione estiva di calciomercato rappresenta l’ultima occasione per Maldini e Massara di liberarsi del classe ’95 di Velletri, incassando qualcosa per il cartellino. Dopo Donnarumma diretto a zero al Psg, si tratterebbe del secondo grande assistito di Mino Raiola a lasciare il Milan. Il super agente è già del resto al lavoro per trovargli una nuova sistemazione. Rumors provenienti dalla Spagna accostano l’ex Roma e Samp addirittura al Barcellona, alla ricerca di qualche rinforzo per il reparto arretrato. Più probabile che lo stesso Raiola lo abbia proposto ai blaugrana del presidente Laporta, col quale ha un eccellente rapporto.
Per Romagnoli si parla poi di Chelsea, Tottenham (dove è appena arrivato Paratici) e ovviamente di Juventus. Secondo indiscrezioni ‘mercatare’ ai bianconeri non dispiacerebbe mettere le mani sul 26enne, a patto che il Milan dica sì a una proposta non superiore ai 12-15 milioni di euro. Parliamo di cifre che a Torino considerano congrue per un non titolare che guadagna quasi 4 milioni e con soli dodici mesi di contratto. Insomma, eventualmente da prendere o lasciare la proposta di Cherubini e soci… Si dice però che il Milan possa in tal caso rilanciare chiedendo in cambio 20-25 milioni, ovvero quasi il doppio, oppure uno scambio con Weston McKennie, centrocampista statunitense che per la sua elettricità e duttilità può far molto comodo a Pioli.
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Calciomercato Juventus, McKennie appena riscattato: i dettagli
Sarebbe clamoroso se la Juve accettasse di privarsi di McKennie, autore di 6 gol nella prima stagione a Torino e con un ingaggio da 2,5 milioni, in cambio Romagnoli. Ricordiamo che il club presieduto da Andrea Agnelli lo ha riscattato solo tre mesi fa “per un corrispettivo di € 18,5 milioni, pagabile in tre esercizi”.
A.R.