Un punto in due gare di Serie A: Massimiliano Allegri dopo un inizio non esaltante cerca il modulo migliore per la sua nuova Juventus. Ecco le ultimissime sui bianconeri
La nuova Juventus di Massimiliano Allegri, due anni dopo l’ultima volta, non è partita in maniera esaltante. I bianconeri infatti, dopo aver pareggiato in casa dell’Udinese di Luca Gotti causa gli errori di Wojciech Szczesny, sono stati sconfitti all’Allianz Stadium dall’Empoli di Aurelio Andreazzoli, squadra neopromossa. Non solo, sul finire della sessione estiva di calciomercato, la Vecchia Signora ha anche salutato la stella della squadra nelle ultime tre stagioni, Cristiano Ronaldo. Il portoghese infatti, dopo aver iniziato alla Continassa, ha deciso di lasciare la Juventus per ritornare in Premier League, nel suo Manchester United.
Al suo posto è arrivato Moise Kean, attaccante esploso proprio sotto la guida di Allegri. L’ormai ex giocatore dell’Everton è chiamato a sostituire l’asso lusitano, ma ci sono ancora dubbi su quale possa essere il modulo giusto della Juventus in vista dei prossimi impegni di una stagione che, sulla carta, potrebbe anche essere più complicata rispetto a quella precedente con Andrea Pirlo al timone della squadra.
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Juventus, Allegri studia il modulo migliore | Le alternative
Nell’ultima apparizione in Serie A, la Juventus si è presentata con un 4-3-3 decisamente atipico che però, soprattutto negli interpreti, difficilmente potrà essere riproposto. Con questo modulo infatti, sono molti i big che potrebbero essere esclusi, da Kulusevski a Morata senza tralasciare l’assenza di un regista vero e proprio, fondamentale in un assetto di questo tipo.
Nell’ipotesi invece in cui Allegri dovesse optare per un 4-2-3-1, la formazione tipo potrebbe essere così composta: Szczesny fra i pali; linea difensiva composta da Danilo, de Ligt, Bonucci ed Alex Sandro; diga di centrocampo con Bentancur e Locatelli; Linea dei tre sottopunta formata da Cuadrado, Dybala e Chiesa; Morata centravanti. In un undici di questo genere Kean, Kulusevski, ma anche Rabiot, potrebbero difficilmente recuperare la titolarità.