Colpo di Stato in Guinea, il Marocco è chiuso in hotel | “Siamo preoccupati”

Guerriglia in Guinea, a seguito di un colpo di Stato militare: la nazionale del Marocco resta chiusa in hotel in attesa di sviluppi 

Hakimi Marocco
Hakimi con la Nazionale del Marocco © Getty Images

I campionati sono fermi per lasciar spazio alle nazionali. In questi giorni, infatti, le squadre sono impegnate nelle partite di qualificazione ai prossimi Mondiali di Qatar 2022. Si gioca anche in Africa, ma la cronaca ha preso il sopravvento in Guinea. Nella giornata di oggi, a Conakry, la capitale, si è verificato un colpo di Stato militare che ha portato all’arresto del presidente Condé.

Città presa d’assalto da truppe armate e nelle strade, da questa mattina, si susseguono sparatorie ed attimi di tensione. Uno stato di terrore vissuto anche dalla nazionale del Marocco, arrivata nella capitale per giocare il match di qualificazione ai Mondiali contro la Guinea. La partita, inizialmente in programma nella giornata di domani, è stata sospesa e rinviata a data da destinarsi.

La priorità, ora, è riportare la situazione sotto controllo, con la nazionale marocchina che aspetta novità. La squadra è chiusa in un albergo di periferia, lontano dal centro della battaglia e, come riportato da ‘Arryadia’, sarebbero già state prese misure per far rientrare tutti in patria in sicurezza.

Nazionale Marocco
Nazionale Marocco © Getty Images

Colpo di Stato in Guinea, Marocco bloccato

Tra i convocati marocchini figurano molteplici giocatori impegnati in Europa e in Italia da Achraf Hakimi ai Viola Maleh e Amrabat. C’è paura, come confermato dal ct Vahid Halilhodzic a ‘L’Equipè: “Siamo in albergo, ma sentiamo spari da tutto il giorno. Stiamo aspettando il permesso per andare in aeroporto, per il momento siamo bloccati“. Poi ha aggiunto: “Quando si sentono spari all’esterno, la sicurezza non è garantita al 100%. I giocatori non sono rassicurati, la preoccupazione c’è“.

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