La panchina col Milan ha aperto il dibattito su de Ligt. Tutt’altro che impossibile l’addio dell’olandese alla fine di questa stagione. Il punto tra offerta e condizioni
La panchina col Milan, con la spiegazione di Allegri convincente fino a un certo punto, ha aperto il dibattito su de Ligt. O meglio riaperto a un possibile addio del centrale olandese, evidentemente non così imprescindibile per il tecnico livornese. Anzi, c’è chi dice che lui abbia sempre considerato non troppo utile alla causa, per non dire inutile (date anche le cifre: 75 milioni di euro) l’acquisto del classe ’99 avendo in casa già Bonucci e Chiellini.
Il ‘trattamento’ allegriano dell’ex Ajax non piacerà di certo a Mino Raiola, nonostante gli house organs si siano affrettati a parlare addirittura di rinnovo con abbassamento della clausola (e dello stipendio che coi bonus tocca quota 12 milioni?). Motivo per cui non è escluso che possa mettersi subito al lavoro per cercare una nuova sistemazione al suo assistito. Un club, in sostanza, dove il 22enne di Leiderdorp possa rivestire un ruolo da assoluto protagonista e ambire alla vittoria della Champions. Il Barcellona? Difficile vista la sempre disastrata situazione economica dei blaugrana, più plausibile invece la pista che porta dritto all’amico – dello stesso Raiola – Paris Saint-Germain. Del resto i parigini hanno bisogno di un difensore di spessore internazionale, meglio ancora se giovane, con personalità e già grande esperienza in campo europeo. Leonardo, in eccellenti rapporti con Raiola come dimostra anche l’affaire Donnarumma, potrebbe mettere sul tavolo 60-65 milioni di euro più il cartellino di Mauro Icardi, giocatore gradito ad Allegri.
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Calciomercato Juventus, le ‘condizioni’ per la cessione di de Ligt
Icardi guadagna sui 10 milioni di euro bonus inclusi, una cifra alta per una Juve in grossa difficoltà anche sul piano finanziario (bilancio 2021 chiuso con perdita di 210 milioni). Per privarsi di un elemento di spicco come de Ligt, il club targato Exor preferirebbe probabilmente solo una proposta cash non inferiore ai 90-100 milioni di euro. Con questi soldi, Cherubini e soci avrebbero modo di cominciare per davvero l’opera di ricostruzione di una Juve vincente.
A.R.