Juventus, bilancio o risultati sportivi: doppia ‘tentazione’ da 190 milioni

De Ligt e non solo, una doppia cessione che risolleverebbe i conti della Juventus ma che al contempo le farebbe perdere competitività e credibilità

Juventus Paratici assalto a De Ligt
Matthijs de Ligt © Getty Images

Il bilancio piange, -209 milioni di euro, ed Exor magari si è stufato di venire sempre in soccorso con maxi aumenti di capitale. Per questo motivo non è azzardato pensare a una Juventus lacrime e sangue nei prossimi anni. La strada dell’austerity, la stessa tra l’altro dell’ultima sessione di calciomercato e in attesa magari che torni a galla la Super League, porta/porterebbe alla cessione di qualche big nella prossima estate. Di uno almeno. Se una sorta di paziente zero è stato Cristiano Ronaldo, l’uno potrebbe essere Matthijs de Ligt. Del resto Mino Raiola sarebbe già al lavoro per cercare una nuova e più ricca sistemazione al suo assistito: l’obiettivo un club con maggiori possibilità di vittoria in campo europeo e in grado di garantire più soldi all’olandese, che ora a Torino guadagna coi bonus circa 12 milioni di euro. 100 o poco meno, diciamo che potrebbero andarne bene pure 90, i milioni che può in teoria incassare la Juve dalla vendita del classe ’99 ex Ajax. Pretendenti? Barcellona, Real Madrid, Manchester City, Liverpool e – ultimo ma non ultimo – il Psg.

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Cento milioni se non di più, invece, quelli che potrebbero arrivare per Federico Chiesa, esploso del tutto tra Euro2020 e l’inizio di questa stagione. C’è la fila per il figlio d’arte, con le big inglesi in testa. Con la sua cessione e quella di de Ligt, ‘La Vecchia Signora’ raggranellerebbe qualcosa come 190-200 milioni di euro, mettendo almeno momentaneamente in ordine i disastrati conti.

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Federico Chiesa in azione ©Getty Images

Cedere Chiesa, che ha tutto per diventare anche un simbolo oltre che capitano, oltre a de Ligt vorrebbe però dire per la Juve rinunciare a quelle ambizioni che l’hanno sempre contraddistinta, anteporre in maniera eccessiva il bilancio ai risultati sportivi. Sappiamo comunque che i bianconeri non intendono assolutamente privarsene. Per concludere: l’ingaggio di un manager capace di trovare un equilibrio tra i due aspetti entrambi prioritari, sarebbe senz’altro la mossa più giusta degli ultimi anni.

A.R.

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