Si comincia a pianificare nei dettagli la preparazione dell’Italia per i playoff di marzo: spunta l’ipotesi a sorpresa sulla Serie A
Brucia ancora la delusione di Belfast. L’Italia guidata da Roberto Mancini non è riuscita a superare l’Irlanda del Nord in trasferta, fermandosi sullo scialbo 0-0. Il poker rifilato dalla Svizzera alla modesta Bulgaria ci ha fatto scivolare al secondo posto nel girone, costringendoci ad affrontare nuovamente (come nel 2017 contro la Svezia), l’ostacolo playoff.
Il CT – a poche ore dall’amarissimo verdetto – ha rifiutato qualsiasi tipo di alibi, rivelando quale Nazionale preferirebbe non incrociare agli spareggi: “Non dobbiamo cercare scuse, potevamo fare di più, ce la siamo complicata da soli. Ai playoff toglierei solo il Portogallo, per il resto possiamo incontrare chiunque”. Non perde la fiducia il mister, ma la paura di non andare ai Mondiali è più che mai reale. Nel frattempo, sorge una nuova ipotesi a sorpresa riguardante la Serie A.
LEGGI ANCHE>>> Juventus, tegola per Allegri: salta il big match con la Lazio
L’Italia e i playoff: idea a sorpresa sulla Serie A
I club del massimo campionato italiano e la Lega Calcio vogliono andare incontro alla nazionale, visto il momento estremamente delicato. Si sta valutando, perciò, di spostare le partite del 20 marzo, in modo da permettere a Mancini di avere a disposizione l’intero gruppo (salvo infortuni) prima del 21, ossia dal 18.
LEGGI ANCHE>>> Le Nazionali inguaiano la Serie A: dieci infortuni, le big tremano
Bisogna, però, fare i conti con l’eventuali italiane partecipanti alle coppe europee. Se dovessere andare avanti non ci sarebbero mercoledì liberi (ad esempio il 16 marzo o il 6 aprile) e di conseguenza date disponibili. Se così fosse, la giornata potrebbe comunque essere recuperata in un’altra occasione. L’intenzione da parte della Lega sembra esserci, quanto meno ci sono valutazioni in corso. Si proverà in tutti i modi a evitare il secondo fallimento consecutivo del nostro movimento calcistico, che inciderebbe tantissimo anche a livello economico per i diritti tv.