Raiola ha riaperto al ritorno di Pogba a Torino. L’operazione si presenta però molto onerosa per la Juve, la quale intanto ha messo gli occhi sul possibile erede del francese
Pogba di nuovo alla Juventus? L’altro giorno tra il serio e il faceto Mino Raiola ha aperto una porticina al ritorno del francese, in scadenza a giugno col Manchester United, in quel di Torino. “Chi non sogna è morto – le parole di Raiola a margine dell’assemblea dell’Italian Football Agent Association – Io i sogni non li proibisco a nessuno, li faccio anche io ogni giorno quindi sogniamo pure, fa bene. Poi vediamo se diventano realtà”.
Non poniamo limiti alla provvidenza, o meglio al calciomercato dove davvero tutto può succedere, specie con Raiola di mezzo. Ma i costi dell’eventuale operazione Pogba erano e rimangono altissimi tra l’ingaggio – col Decreto Crescita ci sarebbe un bel risparmio sul lordo, ma il netto partirebbe sempre da una base di 18-20 milioni – e le commissioni per lo stesso agente cresciuto in Olanda. Per il ritorno a zero del figlio prodigo non sarebbero certo due spicci… Inoltre il club bianconero ha detto basta a spese folli, specie fronte stipendi per quei giocatori difficilmente poi rivendibili. A marzo Pogba spegnerà 29 candeline, quindi come si può pensare di cederlo a una somma importante fra un paio di stagioni quando di anni ne avrà 31? L’affare Cristiano Ronaldo scotta ancora in casa bianconera.
Visto quanto dovrebbe svenarsi per il vecchio, magari la Juve proverà a prendere il ‘nuovo Pogba’. Secondo le informazioni raccolte in esclusiva da Calciomercatoweb.it, gli scout de ‘La Vecchia Signora’ sono sulle tracce di Driss Nasser Wael, talentino francese che diversi addetti ai lavori accomunano proprio al numero 6 dei ‘Red Devils’.
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Nasser è un classe 2004 che, come il connazionale di undici anni più grande, è dotato sia di fisicità che di eccellente tecnica. Un giocatore box-to-box, forse equiparabile più al Pogba di primo pelo, che sappiamo essere finito pure sulla scrivania di importanti osservatori del Milan, dall’arrivo di Moncada alla direzione del comparto scouting attentissimo al mercato transalpino.
Raffaele Amato