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ESCLUSIVO | Cobolli Gigli: “Un errore perdere Dybala. Tra Vlahovic e Pogba…”

L’ex presidente bianconero Cobolli Gigli ha parlato a ruota libera della situazione attuale della Juventus, individuando negli errori del passato la causa dei problemi odierni

In carica per tre anni – dal 2006 al 2009 – come presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli non ha mai nascosto la sua passione per i colori bianconeri. Intercettato in esclusiva dalla redazione di Calciomercatoweb.it, il dirigente ha parlato a ruota libera degli attuali problemi in casa juventina, aprendo non poche parentesi sugli errori commessi in passato da Andrea Agnelli e non solo. Ecco le sue parole.

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Giovanni Cobolli Gigli © LaPresse

Dottor Cobolli Gigli, cosa ne pensa del percorso intrapreso con Allegri alla luce dei risultati deludenti di inizio stagione?

“Diciamo che c’è stata una prima fase di risultati deludenti, poi una fase successiva con risultati alterni – alcuni di discreta soddisfazione – altri ancora deludenti. Poi c’è stata la finale contro l’Inter che è stata una partita nella quale la Juve ha dato quello che poteva dare con una sostanziale differenza di qualità tra i giocatori nerazzurri e quelli bianconeri. L’Inter ha giocato meglio, ma la Juve si stava meritando un pareggio che poi è sfuggito all’ultimo secondo perchè gli errori si pagano. Nella partita di Milano vedo però più fatti positivi che negativi, in un contesto di una squadra che deve migliorare tantissimo sia nel lavoro dell’allenatore che nella partecipazione dei giocatori alla causa”.

Cobolli Gigli: gli obiettivi della Juve e la figura di Allegri

Massimiliano Allegri © LaPresse

“La Juve deve puntare a tuti i costi al quarto posto in classifica, altrimenti l’anno prossimo sarebbe gravemente compromesso dal punto di vista economico-finanziario. Io sono un tifoso, voglio essere ottimista: abbiamo ancora la chance di giocare in Champions. Potrebbe andare avanti, certo non mi illudo che possa vincerla o che possa giocare la finale, ma potrebbe dimostrare di avere una dimensione internazionale. Ho letto dei commenti non del tutto negativi sulla prestazione in Supercoppa, e li condivido. Poi ho letto che ci sarebbero all’interno della famiglia Agnelli degli atteggiamenti critici nei confronti dell’allenatore: voglio solo fare una considerazione al riguardo. Allegri se lo son preso loro, gli hanno dato uno stipendio adeguato alle sue qualità, gli hanno dato un contratto di 4 anni. Il mio modesto consiglio è di tenerselo, altrmenti perdono un patrimonio. E poi non credo che Allegri meriti di esser mandato via. Questo è il momento di esser concentrati al massimo, evitando quelle che possono essere delle fratture all’interno di società e squadra”.

Sugli avvicendamenti dirigenziali degli ultimi anni: l’acquisto di Cristiano Ronaldo, parla Cobolli Gigli

Cristiano Ronaldo © LaPresse

Da Marotta a Cherubini passando per Paratici: la convince il corso dirigenziale bianconero?

“L’errore è stato l’acquisto di Ronaldo. È stato un errore di presunzione pensare di poter investire su un super campione che avrebbe risolto tuti i problemi. CR7 lo è, un grande campione, ma il suo acquisto e la sua retribizione non eran coerenti con quella che doveva essere la filosofia della società. Mi rifaccio alle parole di Buffon, rilasciate in una recente intervista, in cui Gigi fa un’analisi che condivido pienamente. L’arrivo di Ronaldo ha creato una frattura all’interno della squadra. Buffon lo ha constatato essendo presente al primo anno, assente al secondo, e poi ritornato al terzo anno. Lui ha dichiarato di non aver ritrovato quella solidità presente prima nella squadra perchè l’arrivo del portoghese aveva creato sostanzialmente una serie di fratture”.

Gli errori di Andrea Agnelli

Andrea Agnelli © LaPresse

“Oltre all’arrivo di Ronaldo, l’altro grave errore fatto da Agnelli è stato quello di mandare via Marotta per affidarsi ia giovani. Io ho molta stima dei giovani, ma sono convinto che Marotta fosse molto importante da un punto di vista delle capacità, delle consocenze, e dell’abilità di gestione all’interno del club. Questo è stato l’inizio di un momento di difficoltà che è partito con la messa in crisi della posizione di Allegri, sostituto da Sarri, che non era l’allenatore ideale per la Juventus. Poi c’è stata la parentesi Pirlo: ora bisogna cercare di ricucire la situazione n un momento difficile dal punto di vista economico-finanziario”.

Juventus, Cobolli Gigli allo scoperto su Paulo Dybala

Paulo Dybala © LaPresse

Lei già in passato aveva in qualche modo caldeggiato l’addio di Ronaldo e la permanenza di Paulo Dybala: pensa ancora che l’argentino possa essere il futuro tecnico della Juve?

“Se dicessi che ho cambiato idea non sarei corretto, ma in queste settimane sono successi una serie di fatti, come gli infortuni, che possono lasciar preoccupato un tifoso. Lo staff medico della Juve deve essere in grado di dire qual è la reale condizione fisica di Dybala. E anche il fatto che sia stato rimesso a giocare in anticipo rispetto alla sua situazione.
In questo senso sono stato d’accordo con la decisione di Allegri di non farlo giocare dal 1′ in  Supercoppa. Per me Dybala è il numero 10 della Juve: ha avuto un’investitura solenne come numero 10 bianconero. Ora l’ad Arrivabene ha fatto presente quelle che sono le responsabilità e i doveri di un 10, anche se ha usato dei toni un po’ forti che comunque possono essere accettabili. Se Dybala è in condizioni fisiche corrette come io mi auguro, sarebbe un errore lasciarlo andare. Il rischio è che se la vicenda si allunga, possa esserci la tentazione del giocatore di non rinnovare il contratto. Dybala all’Inter a parametro zero? Sono rischi che possono accadere. Tira e tira la corda l’argentino potrebbe anche andar via, anche se gli piace vivere a Torino e gli piace l’ambiente”.

Un’ultima domanda, facciamo Fantacalcio ma non troppo: prenderebbe più Vlahovic o Pogba?

“Rispondo con una fanta risposta, dico Pogba. Perchè lo conosco meglio. Ma non avrei i soldi per comprarlo. È vero che la Juve ha avuto aumento di capitale di 400 milioni, ma quelli sono impegnati a coprire i debiti fatti in passato. Se la Juve dovesse fare degli acquisti, e sarà molto difficile possa farli ora a gennaio, potrebbe farlo solo liberandosi di qualche giocatore. E intendo Kulusevski. Per altri calciatori è più difficile, e alludo ad Arthur perchè è stato comprato a 75 milioni di euro. E chi te lo ricompra? Se si dovesse arrivare alla decisione di venderlo ci sarebbe una perdita sul bilanci della Juve. Trascuro Ramsey e Rabiot – che sono arrivati gratis -perchè è molto difficile piazzarli. Sono stati errori fatti nelle campagne acqusiti precedenti da Paratici, che ha privilegiato il discorso dei parametro zero con alte retribuzioni ai giocatori e agli agenti. Il risultato è che ora questi calciatori sono difficilmente riciclabili in altre squadre. Chi pagherebbe ad Arthur o Ramsey lo stipendio che prendono alla Juve?

Pubblicato da
Alessio Cherubini

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