L’investimento per Vlahovic può davvero spingere la Juventus a porre fine all’avventura in bianconero di Paulo Dybala. Sostituto dalla Spagna
La Juventus ha fatto all-in su Vlahovic, un investimento tra i 150 e i 170 milioni di euro che, come prima grossa ‘conseguenza’, potrebbe avere l’addio di Paulo Dybala. L’argentino è ancora in scadenza di contratto a giugno, come noto i bianconeri hanno fatto dietrofront annullando di fatto l’accordo per il rinnovo – 8 milioni più bonus – trovato lo scorso ottobre.
Arrivabene e soci puntano a trattare di nuovo ma al ribasso, forse per arrivare alla definitiva rottura salvandosi la faccia al cospetto dei tifosi. Sempre meglio far passare per ‘traditore’ il classe ’93 di Rosario, ‘occasione’ a zero che fa gola a tanti club.
Calciomercatoweb.it vi ha svelato del gradimento del Bayern Monaco, è arcinoto invece quello dell’Inter. Beppe Marotta, non è un mistero, è un grandissimo estimatore del numero 10 bianconero. Si parla già di una proposta sul tavolo da parte dei nerazzurri, nello specifico un contratto quadriennale da 7,5 milioni di euro a stagione.
L’approdo di Dybala alla corte di Simone Inzaghi spalancherebbe le porte alla cessione del connazionale Lautaro Martinez. Per la ‘Joya’, però, c’è pure la pista che porta dritto al Manchester City di Pep Guardiola, altro suo ammiratore.
Ma chi sostituirebbe Dybala? Occhio a Memphis Depay, un nome che da tempo è sul taccuino della dirigenza juventina. E’ stato in ballo anche in queste settimane, nelle discussioni per Alvaro Morata.
Il 27enne olandese non rientra nei piani del Barcellona e ha uno stipendio, circa 5 milioni di euro netti, del tutto alla portata. Inoltre i catalani potrebbero lasciarlo partire a condizioni economiche estremamente vantaggiose pur di liberarsi del suo ingaggio.
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Calciomercato Juventus, ‘carta’ Rabiot per Depay
La Juventus potrebbe offrire non più di 8-10 milioni di euro per Depay, autore quest’anno di 8 gol e 2 assist. In alternativa uno scambio alla pari con Rabiot, che permetterebbe alla società presieduta da Andrea Agnelli di liberarsi del pesante stipendio (10 e passa lordi) del francese e di realizzare al contempo una plusvalenza.