Dopo gli annunci di Svezia, Polonia e Repubblica Ceca, la FIFA ha preso la sua decisione sullo spinoso caso Russia: la reazione non si è fatta attendere
La guerra in Ucraina sta avendo delle pesanti ripecussioni anche in seno agli organi istituzionali del calcio mondiale. Incassato, da parte delle Federazioni svedese, polacca e ceca, l’annuncio del rifiuto di scendere in campo contro la Russia per i Playoff mondiali di Qatar 2022, la FIFA ha daro evidenza della sua presa di posizione. Che ha già suscitato la reazione indignata di un dei tre paesi sopracitati.
L’organismo istituzionale del calcio mondiale in una nota ha ribadito il pieno supporto all’Ucraina e la condanna alle azioni russe. Per questo è stato stabilito che la nazionale russa da qui in avanti disputerà le proprie sfide casalinghe in campo neutro e a porte chiuse. Inoltre, non potrà più essere adottato il nome Russia: la nazionale si presenterà sotto la denominazione di “Unione Calcistica Russa“. Non verranno quindi utizzati nè inno nè bandiera.
“L’ufficio del Consiglio FIFA prende le prime misure per quanto riguarda la guerra in Ucraina.
In primo luogo, la FIFA desidera ribadire la sua condanna dell’uso della forza da parte della Russia nell’invasione dell’Ucraina. La violenza non è mai una soluzione e la FIFA esprime la sua più profonda solidarietà a tutte le persone colpite da ciò che sta accadendo in Ucraina.
La FIFA chiede ancora una volta l’urgente ripristino della pace e l’avvio immediato di un dialogo costruttivo. La FIFA rimane in stretto contatto con la Federcalcio ucraina e con i membri della comunità calcistica ucraina che hanno chiesto supporto per lasciare il Paese fintanto che l’attuale conflitto persiste.
Per affrontare le questioni legate al calcio e in coordinamento con la UEFA, l’Ufficio di presidenza del Consiglio FIFA – che coinvolge il Presidente FIFA e i sei Presidenti della Confederazione – ha deciso all’unanimità di adottare le prime misure immediate. In linea con le raccomandazioni del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e che sarà applicabile fino a nuovo avviso.
Nessuna competizione internazionale potrà essere giocata sul territorio della Russia, con le partite “casalinghe” giocate in territorio neutrale e senza spettatori.
L’associazione membro che rappresenta la Russia parteciperà a qualsiasi competizione sotto il nome “Football Union of Russia (RFU)” e non “Russia”. Nessuna bandiera o inno della Russia verrà utilizzato nelle partite a cui partecipano squadre della Federcalcio russa
La FIFA continuerà il suo dialogo in corso con il CIO, la UEFA e altre organizzazioni sportive per determinare eventuali misure o sanzioni aggiuntive, inclusa una potenziale esclusione dalle competizioni, che saranno applicate nel prossimo futuro se la situazione non dovesse migliorare rapidamente.
Per quanto riguarda le prossime qualificazioni alla Coppa del Mondo FIFA 2022, la FIFA ha preso atto delle posizioni espresse tramite i social media dalla Federcalcio polacca, dalla Federcalcio ceca e dalla Federcalcio svedese. E ha già avviato un dialogo con tutti queste associazioni calcistiche. La FIFA rimarrà in stretto contatto per cercare di trovare insieme soluzioni appropriate e accettabili.
I pensieri della FIFA restano con tutti coloro che sono stati colpiti da questa situazione scioccante e preoccupante”.
Sui social il presidente della Federcalcio polacca, Cezary Kulesza, ha espresso tutto il suo disappunto: “La decisione odierna della FIFA è per noi inaccettabile. Nella situazione attuale in Ucraina, il gioco delle apparenze non ci interessa. La nostra posizione rimane la stessa: la nazionale polacca NON GIOCHERA’ contro la Russia nello spareggio, indipendentemente dal nome della squadra russa”.
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