L’UEFA indaga sulla rendicontazione dei bilanci dell’Inter dal 2018 al 2021. Ne parla l’economista Alessandro Giudice
Tegola in casa Inter. Non dal campo, ma dalla giustizia sportiva dell’Uefa, che ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti della società nerazzurra. Nel mirino le rendicontazioni annuali del periodo 2018-2021.
L’Organo di Controllo Finanziario per Club della Uefa ha convocato un’audizione per il mese di marzo, per ‘interrogare’ i vertici dell’Inter in merito al bilancio del periodo sotto osservazione. L’economista Alessandro Giudice ha illustrato il quadro attuale nel corso di un’intervista a Radio Punto Nuovo: “Il Fair Play Finanziario è ormai defunto, ha creato squilibri nei bilanci. Le perdite sono attribuibili solo in parte al Covid – prosegue Giudice – il grosso derivava dallo scambio di calciatori il cui valore precipitava improvvisamente”.
Secondo l’economista, lo stesso discorso dell’Inter, può valere anche per Juventus e Roma. Giudice parla di doping amministrativo: L’Inter ha investito e mantenuto una ‘linea di galleggiamento’ nonostante le partenze di Lukaku e Hakimi. Resta l’ossatura di una squadra costruita con investimenti al di fuori della portata delle casse del club – aggiunge Giudice -, il più dei ricavi proveniva da fondi asiatici”
Fair Play Finanziario: cosa rischia l’Inter secondo l’economista Giudice
Al momento, l’alterazione della contabilizzazione (si colloca nelle plusvalenze) prevede una penalizzazione di punti in classifica, poiché permette di tesserare giocatori anche laddove non sarebbe possibile. Giudice ritiene che sia un’ipotesi piuttosto remota: “La giustizia sportiva è meno garantista di quella ordinaria. Quando viene deciso che una pratica va stroncata, si applicano delle sanzioni – prosegue -. Mi pare però che ci sono troppi club coinvolti. Si dovrebbe sanzionare mezzo campionato”.