La banca Barclays ha bloccato il conto bancario del Chelsea: la decisione dopo i provvedimenti del governo britannico nei confronti di Abramovich
Guai in vista per il Chelsea: Barclays, infatti, ha bloccato temporaneamente il conto bancario del club londinese in seguito ai provvedimenti assunto dal governo di Boris Johnson verso l’oligarca Roman Abramovich.
Barclays ha fatto capire di aver bisogno di tempo per valutare la licenza che il governo britannico ha concessa al Chelsea necessaria per proseguire le attività legate al calcio. La licenza è stata concessa dal governo Johnson nella giornata di giovedì. Un’autorizzazione per consentire al club londinese di proseguire la propria attività dopo il congelamento dei beni di Roman Abramovich come sanzione legata alla guerra in Ucraina.
Beni congelati, ma non solo: Abramovich non può effettuare transizioni e viaggiare in Regno Unito. Una situazione delicata che, inevitabilmente, avrà ripercussioni sull’immediato futuro dei Blues.
Caso Abramovich, conto bancario del Chelsea bloccato
In merito è intervenuto Kaveh Solhekol di Sky Sport. Secondo quest’ultimo la decisione di Barclays “avrà ripercussioni gravi per la società”. Questo perché “il conto bancario è intestato al Chelsea, ma il proprietario è ancora Roman Abramovich, che è stato sanzionato dal governo del Regno Unito. Nessuno nel Regno Unito è autorizzato a fare affari con lui”.
In questo momento il Chelsea gode di una licenza speciale che permette al club di svolgere le proprie attività legate al calcio. Allo stesso tempo Barclays vuole avere garanzie sulle condizioni e sul futuro del club. “Non vogliono fare affari con persone che sono state sanzionate da un governo”. In sintesi, la banca vuole avere la garanzia che il Chelsea spenda i soldi per ciò che il governo ha concesso.