Allenatore in seconda dello Zenit San Pietroburgo, arrivano pesanti sanzioni dall’Ucraina per l’ex capitano Tymoschuk
Arrivano dure sanzioni per una bandiera del calcio ucraino come Anatoliy Tymoschuk, detentore del record di presenze della Nazionale Ucraina e oggi allenatore in seconda dello Zenit San Pietroburgo, squadra russa.
Proprio a causa del suo incarico, che non ha interrotto e a proposito del quale non si è in espresso pubblicamente nonostante l’aggressione da parte della Russia in Ucraina, è arrivata la decisione da parte della federcalcio ucraina di revocargli il patentino di allenatore e di impedirgli lo svolgimento di qualsiasi attività calcistica in terreno ucraino, ma non solo. Ecco la nota della UAF: “Dopo aver preso in considerazione l’appello del Comitato etico e di fair play in merito ad Anatoliy Tymoschuk, il Comitato di controllo e disciplinare della Federcalcio ucraina ha preso le seguenti decisioni:
- privare Tymoschuk della licenza di allenare di livello Pro rilasciata dall’UAF Licensing Center;
- incaricare l’amministrazione UAF di richiedere alle autorità pubbliche di privare Tymoschuk di tutti i premi statali e titoli onorifici;
- privare T. di tutti i titoli del vincitore e del vincitore del premio d’argento del campionato d’Ucraina, della Coppa d’Ucraina, della Supercoppa d’Ucraina;
- escludere T. dall’albo ufficiale dei giocatori delle Nazionali UAF;
- di vietare a vita a Tymoschuk di svolgere attività calcistiche sul territorio dell’Ucraina“.
Ucraina, Tymoschuk privato di ogni riconoscimento
La decisione, drastica nei confronti di una leggenda indimenticabile del calcio gialloblu, è maturata per la decisione di continuare a lavorare per un club rivale, ovvero lo Zenit San Pietroburgo. “Si ricorda che dall’inizio dell’aggressione militare russa contro l’Ucraina Tymoschuk, l’ex capitano della nazionale ucraina, non solo non ha rilasciato dichiarazioni pubbliche al riguardo, ma non ha nemmeno interrotto la sua collaborazione con il club dell’aggressore . In un momento in cui un altro ex club ucraino, l’FC Bayern Monaco (Monaco di Baviera), pubblica dichiarazioni e organizza manifestazioni a sostegno dell’Ucraina, Tymoschuk continua a rimanere in silenzio e a lavorare per il club dell’aggressore. Con questa scelta consapevole danneggia l’immagine del calcio ucraino e viola la clausola 1.4. Parte 1 dell’art. 4 del Codice Etico e Fair Play UAF”.