Bremer, ecco la strada che lo porta all’Inter. Ma ora bisogna chiudere

Torino-Inter è stata l’ennesima partita in cui Bremer ha dimostrato tutto il suo valore. I nerazzurri si preparano all’assalto decisivo

Uno che si chiama Bremer in omaggio ad Andreas Brehme bisognerebbe metterci poco per capire in quale squadra potrebbe andare a giocare in Italia. La realtà è che le porte della Serie A, nell’estate 2018, gliele hanno aperte al Torino dove lo portò, prima di andare alla Roma, il ds Gianluca Petrachi: gran bella intuizione, bisogna dirlo e ribadirlo. «Mio padre mi spiegò che il mio nome era un omaggio al terzino tedesco che giocò nell’Inter». Già, quattro stagioni tra il 1988 e il 1992: Andreas Brehme arrivò dal Bayern Monaco e vinse uno scudetto, una Supercoppa e una Coppa Uefa.

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Esultanza Torino ©LaPresse

Un motivo in più per dare l’ultima spinta necessaria a portare il difensore centrale brasiliano del Torino in maglia nerazzurra dalla prossima estate? Fosse così facile fare il mercato saremmo un pezzo avanti, ma qui non siamo affatto sul terreno delle associazioni di idee ispirate dai racconti dei diretti interessati. Inter-Bremer è qualcosa che esce quasi dal campo dei sussurri di mercato ed assurge a dignità di notizia. E non da ora. Ora si stanno probabilmente compiendo i passetti che mancano per mettersi al riparo da sorprese. Intanto, come spesso accade quando il campo e il mercato si fondono, contro l’Inter lo scorso weekend abbiamo visto una delle migliori versioni di Bremer da quando è in Italia, per un costo di 5,8 milioni di euro versati nelle casse dell’Atletico Mineiro.

Calciomercato, Bremer piace a mezza Europa: l’Inter pensa alle contropartite

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Esultanza Bremer ©LaPresse

Quel che si sa è che l’interesse attorno al difensore granata si è accesso in maniera importante dallo scorso mercato di gennaio, quando si è mossa l’Inter e sono avvicinate anche la Juventus e il Milan, mentre un po’ di scirocco favorevole soffiava anche da Napoli. Ma sono stati da subìto i nerazzurri a spingere di più provando a forzare la resistenza di Urbano Cairo, il quale per allontanare le tentazioni e i tentatori, ha fissato un prezzo intorno ai 30 milioni di euro, solo per mettersi a ragionare di una ipotesi che avrebbe gradito poco a metà campionato. L’epilogo lo conosciamo tutti, Bremer è rimasto al Torino ed è in Serie A che vorrebbe proseguire il suo percorso di crescita. Questo nonostante dall’estero arrivino per lui sollecitazioni che nessuno potrebbe lasciar cadere nel vuoto: il Bayern Monaco, il Tottenham e il Liverpool.
E allora attenzione a quello che avverrà in questo mese e mezzo da qui a fine aprile, verosimilmente il periodo in cui costruire e mettere a punto gli ultimi passaggi dell’operazione tra Inter e Torino.

Ci sono contropartite che potrebbero entrare in gioco in questo affare, per dare una caratura tecnica e non solo economica all’operazione: sono rimbalzati i nomi dell’attaccante Pinamonti, del portiere Radu, attenzione a Sebastiano Esposito, l’esterno d’attacco che dovrebbe tornare dal prestito al Basilea a giugno. Gli occhi degli osservatori granata sono anche da un pezzo sul trio delle meraviglie della Primavra di Chivu, vale a dire il centrocampista Cesare Casadei, il terzino destro Mattia Zanotti e la mezzala Francesco Nunziatini. La strada che porta Bremer a Milano, insomma, è tracciata. Ma come si sa, arriva un momento in cui nele trattative bisogna mettere un punto fermo. Per evitare sorprese che l’Inter non vuole davvero correre.

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