Maurizio Arrivabene ha spiegato il mancato di rinnovo di Dybala con la Juventus, chiudendo la porta a un possibile dietrofront
La Juventus è arrivata alla conclusione della sua storia d’amore con Paulo Dybala. La società bianconera, dopo l’ultimo incontro, ha comunicato che il dieci argentino non rinnoverà, di conseguenza a fine stagione sarà libero di scegliere la sua prossima destinazione e sarà free agent.
L’Inter sembra una delle prime squadre pronta a sfruttare la grande occasione a parametro zero, su spinta di Beppe Marotta, da sempre grande ammiratore della ‘Joya’. L’a.d bianconero, Maurizio Arrivabene, ha parlato in merito al mancato accordo con Dybala e ai risvolti che hanno portato alla fine del matrimonio: “Il cambiamento più importante è quello di cui si è parlato oggi che la Juventus non ha rinnovato Paulo Dybala. Questo è stato il cambiamento che c’è stato da ottobre ad oggi.
Un cambiamento c’è stato in questo senso con il mercato di gennaio e con l’arrivo di Vlahovic, è cambiato l’assetto tecnico della squadra. Il progetto nostro ha subito dei cambiamenti e parte di questi cambiamenti riguardano il contratto di Dybala che oggi non è stato rinnovato. C’è stato un incontro che abbiamo avuto oggi, un incontro amichevole molto molto chiaro e rispettoso”.
Arrivabene chiarisce il mancato rinnovo di Dybala
Arrivabene chiarisce: “Da parte di Juventus sarebbe stato facile fare un’offerta molto molto al ribasso però poco rispettosa nei confronti di Paulo, un giocatore che ha passato 7 anni della sua carriera con noi e quel tipo di offerta non avrebbe dimostrato il rispetto che c’è nei suoi confronti e sicuramente non avrebbe aiutato per quelli che saranno i passi futuri della sua carriera. La decisione è stata presa, abbiamo pensato molto. Però voglio dire che è importante sottolineare una cosa, la dirigenza non prende decisioni contro la Juventus, ma per il bene del club. Con l’ingresso di Vlahovic, la posizione di Paulo non era più al centro del progetto, ragion per cui si è preferito prendere questo tipo di decisione.
C’è il parametro tecnico e nessuno ha mai messo in questione il valore tecnico di Paulo. C’era da fare una considerazione sulle presenze e delle considerazioni sulla lunghezza del contratto e altre considerazioni di carattere economico. Le scelte che dovevamo fare a gennaio le abbiamo fatte e siamo arrivati alla giornata di oggi. Non c’è alcuno spiraglio“.