In esclusiva a Calciomercatoweb.it, parla Aleksandar Zlateski, esperto di calcio macedone in vista della sfida all’Italia
E’ la prima sera verità: Italia-Macedonia è snodo fondamentale nella strada verso il Qatar. La Nazionale di Mancini affronta un match da dentro o fuori contro un’avversaria che non ha nulla da perdere e culla un sogno: la prima partecipazione ai Mondiali. Per parlare della Nazionale di Milevski Calciomercatoweb.it ha intervistato Aleksandar Zlateski, esperto di calcio macedone e curatore del sito macedonianfootball.com.
Per Zlateski la Macedonia vive un buon momento di forma: “L’attuale Nazionale pecca di qualità ma la situazione infortuni è decente. Ademi è un giocatore importante e ci sarà, il portiere è già deciso (Dimitrievski) così come la difesa difesa (Ristovski, Velkovski, Musliu e Alioski da destra a sinistra), ma il centrocampo manca di profondità e l’attacco non fa la differenza. Servirà un po’ di fortuna per far male all’Italia”.
Ai macedoni manca Pandev, per anni simbolo della Nazionale: “Nessuno della squadra attuale è come lui: non c’è nessuno che lo possa sostituire a livello iconico”. Altra assenza pesante sarà quella di Elmas, squalificato: “E’ una grande mancanza. Non abbiamo tanti giocatori di qualità, quindi quando ne manca uno si avverte. L’Italia può facilmente sostituire un giocatore di qualità con un altro, la Macedonia non ci riesce. Non avere Elmas è sicuramente un duro colpo”.
Italia-Macedonia, Alioski per la Serie A
Nel corso dell’intervista Aleksandar Zlateski ha parlato anche di un calciatore che potrebbe sbarcare in Serie A: “Parla italiano già dai tempi in cui giocava per il Lugano. È un giocatore con talento che farebbe bene in Serie A se avesse questa possibilità in futuro”.
Un futuro che sarebbe da sogno se la Macedonia riuscisse nell’impresa di battere l’Italia e poi vincere anche la finale: “La Nazionale si trova davanti ad un percorso brutale: dovrà battere l’Italia e poi una tra Portogallo e Turchia. Sarebbe una cosa incredibile per un piccolo Paese con poca storia calcistica arrivare ai Mondiali. Sarebbe un orgoglio per tutti e potrebbe portare anche a maggiori investimenti nel calcio”.