Testa e motivazioni nel calcio fanno a differenza, e la delusione spesso può prendere il sopravvento. Lo sanno bene i calciatori italiani abbattuti dopo l’eliminazione con la Macedonia
Tanta delusione per l’eliminazione prematura dell’Italia contro la Macedonia del Nord di ieri sera. Niente Mondiale per la seconda edizione di fila per gli azzurri che solo una manciata di mesi fa avevano fatto gioire un paese intero grazie ad una estate da sogno con la vittoria dell’Europeo contro l’Inghilterra. Di quella squadra sembra rimasto solo il lontano ricordo, nonostante non sia poi passato così tanto tempo. La grinta, il cuore, la volontà e l’incisività di quelle magiche notti sembrano sparite e il ko contro la piccola Macedonia ne è chiaro sentore.
Una situazione riflessa evidentemente anche dalle prestazioni di moltissimi singoli, quasi tutti insufficienti ieri sera. Tra questi anche Nicolò Barella, cuore e polmoni dell’Inter dello scudetto e della Nazionale campione d’Europa, ma che ad oggi vive un momento di involuzione e stanchezza. Meno lucido e meno incisivo il centrocampista nerazzurro anche con l’Italia ha manifestato i segnali di un periodo negativo dal quale deve ancora uscire completamente.
La prova di Barella è in linea con l’ultimo mese e mezzo in maglia Inter, club col quale dovrà presto rialzare la testa per evitare una seconda cocente delusione nello spazio di pochi mesi. I nerazzurri devono infatti inseguire Milan e Napoli nella corsa scudetto, provando a bissare il successo dello scorso anno. In caso di mancato titolo ecco che a far leva sulle recenti delusioni di Barella potrebbe essere il Paris Saint Germain, altra grande amareggiata della stagione dopo la brutta eliminazione in Champions.
Fermo restando l’intenzione sia del calciatore che della stessa Inter di proseguire insieme, va comunque sottolineata la potenza economica del PSG che qualora volesse potrebbe spaventare quantomeno affondando il colpo, facendo magari leva in estate sulla voglia di vincere del calciatore. Valutazione altissima e voglia di continuare insieme ma col PSG non si può stare tranquilli visto che il club francese, oltre ad una 60ina di milioni potrebbero mettere sul piatto anche il cartellino di Wijnaldum, deluso anche lui dalla stagione, e spesso accostato all’Inter. Nel caso però servirebbe un’ampia riduzione dello stipendio.
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