Le scelte di Inzaghi stanno condizionando negativamente le prestazioni di un attaccante. Il suo destino è lontano dall’Inter
Con il rientro di Correa e il ritorno al gol di Dzeko, c’è sempre meno spazio per Alexis Sanchez. L’attaccante cileno è stato relegato in panchina per 90 minuti nelle ultime due uscite, allontanandolo se possibile ancor di più dall’Inter.
Quando ne ha avuto modo, Sanchez ha sempre manifestato anche davanti alle telecamere il desiderio di voler essere impiegato maggiormente. Inzaghi, però, continua a puntare sulla coppia Dzeko-Lautaro, con Correa che viene subito dietro nelle gerarchie, rendendolo quindi la quarta scelta del reparto offensivo.
Ora per il cileno si apre una suggestiva doppia pista. Su di lui si sono posati gli occhi un un club spagnolo e di uno argentino. Il ritorno in sudamerca è un’opzione concreta per Sanchez, ma il suo desiderio di restare in Europa nel ‘calcio che conta’ potrebbe prevalere.
Betis e River Plate: due strade per Sanchez
Il Betis è una delle squadre che più hanno attenzionato l’attaccante nerazzurro. Ad allenarli c’è Manuel Pellegrini, cileno proprio come il Nino Maravilla, che potrebbe essere la chiave per il trasferimento. Inoltre il club di Siviglia è ancora in corsa per una qualificazione alla Champions, trovandosi ora al quinto posto, staccato solamente di un punto dall’Atletico Madrid quarto.
L’alternativa sarebbe un romantico ritorno al River Plate dove Sanchez ha già giocato nella stagione 2007-2008, prima di sbarcare in Italia all’Udinese. Per il quasi trentaquatrenne sarebbe una scelta di cuore verso un campionato di livello inferiore dove giocare per lasciare il segno in un club storico dalla rinomata calda tifoseria.
Quel che pare certo, però, è che le strade dell’Inter e di Alexis Sanchez sono destinate a separarsi in estate. Marotta dovrà scegliere sul mercato un degno sostituto.